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10                        ANNALES DE GÉOLOGIE ET DE PALEONTOLOGIE

               Pelvi, qualche esemplare (35).
              Vertèbre due lombari  (f. 30-31) e quattro caudali  (f. 40-43).

                                                          Mus sylvaticus L

               Possiedo  di qnesta specie qualche piccolo cranio (parte anteriore) qualche raascella  inferiore, due pelvi, due feiuori
           e una tibia.

                                             ROCCE SECONDARIE DI LEVANZO


              Il  sig-. Baldacci nella sua Descrizione geologica dell' isola di  Sicilia p. 188 non consacra che poche righe alla iso-
           letta da noi studiata. Egli dice che  "  la parte più alta dell' isola sale a 277 m  alla punta del Monaco e consta di un
           calcare a crinoidi liasico. La cresta orientale è calcare cristallino del Lias inferiore  e la scogliera tra il faro e il Capo

           Grosso è dolomia probabilmente triasica. Tra le creste liasiche vi è un bacino colraato di alluvione.  „ Questo è tutto
           quanto scrive  il Baldacci a proposito dell* isola di Levanzo. Io nulla ho da aggiungere non essendonii recato io stesso
           sul luogo. Do qui perô l'elenco délie rocce che mi furono recate di cola con le rispettive località.

              1) Scursuni Calcare bianchissimo lievemente dolomitico cosparso qua e là di cristalluzzi trasparenti ai spato cal-
           care. Alla superficie esterna  si notano talune piccole concrezioni dovute probabilmente a piccoli fossili interclusi, affatto
           indeterininabili. Taie calcare somiglia a quello del Lias medio di M  te  Erice e a quello analogo di M tc  Busambra.


              2) Lanterna Calcare bianco cristallino brevemente aspro al tatto  ; contenente in gran quantità vestigia di fossili
           estremamente alterati, talchè riesce impossibile determinare a quale classe appartengano. A giudiearne  dalla  sezione
           interna paiono frammenti di brachiopodi ed è molto probabile che il detto calcare sia délia stessa formazione délia roc-
           cia di sopra notata. Se non che a guardarsi dal lato esterno  si présenta esso di aspetto affatto dissimile  :  sul fondo
           bianco délia roccia risaltano délie macchie rosse granulose che parrebbero coralli alterati ovvero rudiste. L'aspetto che
                                                                                                      e
           présenta taie roccia richiama molto quello del calcare urgoniano délia contrada Addauru di M' Pellegrino; perô nella
           detta località è desso grigiastro. Su nell'altipiano di detta montagna, ove è  il piazzale dove sarà costruita la stazione
           délia Ferrovia funicolare, è stato testé messo a nudo un calcare bianco molto somigliante  al suddett).

              3) Monaco Calcare bianco grigiastro, subcristallino  , lievemente dolomitico alla frattura alquanto rosco con qual-
           che traccia di crinoidi.

              4) Breccia calcarea rosso-mattonacea con cemento fittissimo. L'esemplare che posseggo porta attaccata una Lima,
           specie che  si direbbe postpliocenica ma è probabilmente secondaria.

              5) Altro esemplare di roccia internamente bianco lattea, esternamente ricca di concrezioni con délie impronte, ta-
           lune délie quali parrebbero coralli alterati.











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