Page 3 - annalesdegologie16
P. 3

APR&6!














                                     CONSIDERAZIONI GENERALI




             Fu, se ben mi rammento, sullo scorcio del 1890 che conversando con l'illustre Prof.  Giglioli (reduce di un viag-
         gio di circumnavigazione attorno alla Sicilia, incaricato dal governo di esplorare  i nuovi banchi di spugne) che egli mi

         ebbe a dire che essendo disceso con una imbarcazione nell' isola di Levanzo ed entrato in una grotta del littorale  , vi
         ebbe a scoprire molti avanzi quatemari  e mi spinse calorosamente a mandare una persona sul luogo a fare délie ri-

          cerche. Io invogliato da taie discorso, inviai subito  il  sig. Yittorio Menpguzzo, a servizio del raio privato gabinetto geo-
          logico, nell' isola di Levanzo, incaricandolo di fare  il possibile per raccogliere tutto ciô di intéressante avesse potuto
          rinvenire. Menpguzzo si recô quindi in ferrovia in Trapani e di là col vapore a Favignana, d'onde con una barca a Levanzo
          e vi  si fermô varii giorni. Egli mi porto taluni avanzi quaternari délia grotta  di Caciucavaddu e  parecchi molluschi
          terrestri viventi. In vero, avuto riguardo all'aspettativa,  e aile spese incontrate  , avrei sperato  di avère délie raccolte
                                                              1
          di maggiore importanza. Perô, atteso la posizione dell isola e le condizioni di essa, acquistano esse un interesse non
          lieve. Infatti mentre da un lato le comunicazioni  diflicili rendono disagevole qualunque ulteriore ricerca  , d'altro lato
          lo studio dei molluschi terrestri offre molta importanza non solo per la zoologia ma anche per la storia délia antica
          geografia e geologia dell' isola;  lo studio poi dei resti quaternari  ,  o per dir meglio come  si suol dire preistorici ha
          poi un' importanza considerevole; perché taie isola  si trova relativamente abbastanza lontana dalla costa e  i popoli che
          la abitavano (se quelli che tuttora vi sono, restanvi cosi relegati) doveano vivere isolatissimi. Anche la semplice sco-

          verta di una stazione umana in taie contrada ha un' importanza spéciale.
             L'esame délie armi di selce che io possiedo mi induce ad ascrivere gli abitatori délia grotta ad un'epoca immen-

          samente antica. Infatti non  si tratta che di strumenti affatto primitivi  e grezzi, ne  si vede alcuna traccia di ossidiana
          che attesti ad un'epoca alquanto posteriore. Infatti  il rinveniraento délie armi di quest'ultima suole accennare ad una
          epoca un pochino posteriore, quando cioè cominciavasi ad esercitare  il commercio a distanza. Perô d'altro canto il tro-
          varsi abitate délie isole cosi distanti dal lido fa supporre anzi dimostra che già  fin da quell'epoca dovea essere in uso
          la navigazione anche per tratti non brevissimi,  e suppone quindi una certa pratica nella costruzione di legni adatti a
          tragittare  il mère. Ne del resto, ch'io sappia, esistono  nell' isola délie rocce che contengono noduli di selce.
             Esaminando gli avanzi quaternari in discorso e paragonandoli con quelli délie famose grotte  dell' Addauro délie
          vicinanze di Palermo,  si trova una perfetta identità  ; pare quasi sicuro che debbano essere stati coevi. Perô vi è un
          fatto notevole cioè che  il Marchese La Rosa  ,  il quale prima ancora di me ebbe ad esplorare la stessa grotta (1870
          Eicerche Paleoetnologiche  p. 17) narra che nello stesso deposito in mezzo  ai carboni e  aile selci ritrovô due frantumi
          di vetro. Questa scoverta mi lascia molto perplesso perché in epoca cosi eccessivamente remota quale  si  è  quella da
          noi studiata era naturalmente affatto sconosciuta l'arte di fare  il vetro. Nasce quindi la supposizione che esso sia di

          fattura posteriore  e vi  si sia trovato per rimescolamento. Perô  è  utile osservare:  1°) che gli ultimi scavi neU'interno
          délia Sicilia attestano che  il vetro era conosciuto dagli antichi abitatori  dell' isola sin da epoca remotissima. Io stesso
          possiedo un lagrimatoio di vetro degli scavi di Selinunti — 2° che lo stadio di civiltà délia nostra isola proporziona-
                                                                 !
          tamente a quello del continente era nelle antiche epoche assai avanti; — 3° che è probabile che atteso le peculiari con-

          dizioni di Levanzo lo stato di barbarie o per meglio dire gli antichi costumi e abitudini e  le condizioni di vivenza di
          quei pochi e isoiati abitatori sieno dovuti protrarsi anche nelle epoce posteriori. Vediamo anche ai di d'oggi come an-
          che a brève distanza di un centro eminentemente civile  e progredito, si trovi talora gente assolutamente barbara e sel-
          vaggia. — Devo perô aggiungere che la persona da me inviata cola non raccolse la benchè menoma traccia    di fran-
          tumi di vetro e che la natura litologica o per meglio dire lo stato di fossilizzazione dei resti da me esaminati mi fa
          supporre che rimontino ad un'epoca assai più antica che l'epoca storica.
              Levanzo è una piccola graziosissima isola la cui costiera è assai pittoresca; mérita essere illustrata anche per que-
          sto riguardo. In questa brève nota passerô in rivista  il materiale scientifico che mi ha portato Meneguzzo e siccome
          tra questo vi sono délie specie terrestri viventi  io trovo che è molto utile riferire ciô che su tal soggetto hanno scritto

          altri autori.
   1   2   3   4   5   6   7   8