Page 40 - tesi monica
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RussoMo2nM0ioc0na4icRaussoUn ottimo descrittore per le comunità degli ambienti di grotta data la sua
estrema sensibilità è Astroides calycularis, considerato anche come buon
indicatore biologico (RELINI, 1999).
3.4 Astroides calycularis (Pallas 1766)
I popolamenti bentonici delle grotte sommerse e semisommerse sono ricchi
in Antozoi (una classe del phylum Cnidaria) (GILI et al., 1989). Questi hanno
un ciclo di vita che prevede uno stadio solo polipoide, e morfologicamente
hanno una struttura alquanto semplice. Sono costituiti da una colonna, un
disco orale al centro dove è localizzata la bocca che è circondata da tentacoli,
e un disco pedale che gli permette di attaccarsi al substrato. Gli Antozoi più
importanti sono appartenenti all’ordine dei Madreporari (BIANCHI &
MORRI, 1999).
Il primo studio di un certo dettaglio sui Madreporari delle grotte è quello di
ABEL (1959). Più recentemente, ZIBROWIUS (1978) ha compiuto un’ampia
sintesi, segnalando 15 specie di Madreporari presenti nelle grotte marine del
Mediterraneo. Di queste solo 9 sono state finora studiate nelle grotte italiane.
Le specie studiate nelle grotte italiane, oltre a costituire popolamenti diversi
nelle diverse cavità, colonizzano in ciascuna di esse zone differenti per le
condizioni di idrodinamismo, di illuminazione e del grado di
sedimentazione. Il cibo non sembra essere un fattore limitante, purché sia
assicurato un buon ricambio d'acqua. Secondo ZIBROWIUS (1978) proprio
la disponibilità di cibo e le condizioni di calma idrodinamica favorirebbero
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