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800             4.3.4 I Saraceni e i Normanni
                1.000           Nella metà del VII secolo, il popolo Arabo iniziò a conquistare parte del
                                Mediterraneo e la loro presenza nelle isole Egadi è confermata dalle co-
                                struzioni di torri di avvistamento, risalenti a quel periodo: a Levanzo sul
                                così detto pizzo Torre, a Favignana (di cui una collocata sull’attuale colle
                                di Santa Caterina) ed a Marettimo sul promontorio di Punta Troia. Suc-
                                cessivamente con il periodo Normanno, a Favignana, le torri saracene
                                furono ampliate e trasformare nei due fortilizi di Santa Caterina e San Le-
                                onardo (dove oggi sorge il palazzo Florio), mentre il forte di San Giacomo
                                fu costruito ex novo. Anche nell’isola di Marettimo sul luogo della torre
                                saracena, i normanni eressero il castello di Punta Troia. Inoltre, con la
                                dominazione Normanna istituì un ritorno alla pratica del culto cristiano,
                                che ne giustifica la costruzione delle prime chiese in posizione adiacente
                                ai forti. Durante tale periodo, il diritto alla pesca, in particolare dei tonni,
                                passa tra le prerogative reali e per poterla esercitare da quel momento
                                in poi era necessaria la relativa concessione. Successivamente si susse-
                                guono pluricentenarie vicende dinastiche che videro diversi scontri tra
                                svevi, aragonesi ed infine Borboni, causando condizioni di abbandono
                                nelle isole Egadi. Solo nel 1637, Filippo IV di Borbone, decise di cedere ad
                                un privato le isole al fine di ripristinare la storia economica e insediativa
                                delle Egadi. Furono i Pallavicino Rusconi di Genova ad acquistare le isole
                                Egadi .
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                1.600           4.3.5 La dominazione Spagnola, i Pallavicino e la Famiglia Florio
                                Nel 1640 la corona spagnola si era gravemente indebitata, e Filippo IV
                1.800           di Borbone si sentì costretto a cedere le Isole Egadi al genovese Camillo
                                Pallavicino, con l’obiettivo di ricreare un’economia locale. Si effettuarono
                                opere di bonifica del suolo, si costruirono le prime abitazioni mentre le
                                grotte venivano trasformate in stalle e fienili. A Favignana fu introdot-
                                ta l’agricoltura, a Levanzo vennero coltivati prevalentemente vigneti,
                                mentre Marettimo fu utilizzata principalmente l’approvvigionamento di
                                legname. L’operazione di ripopolamento delle isole aveva lo scopo di re-
                                perire forza lavoro in loco, necessaria per la pesca del tonno . Sotto i Pal-
                                                                                          10
                                lavicino le isole godettero un periodo di prosperità e crescita. Nel 1874 le
                                Egadi e la Tonnara furono vendute a Ignazio Florio. Con la famiglia Florio
                                l’arcipelago godette del suo più fiorente periodo, dovuto al lavoro della
                                Tonnara ed alle attività economiche ad essa collegate.
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