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4.4.1 Centro storico
                                Il centro storico di Favignana è databile a partire dalla metà del XVII se-
                                colo per iniziativa dei marchesi Pallavicino Rusconi di Genova. Dalle 184
                                unità abitative nel 1637, la popolazione dell’isola aumentò fino ad un nu-
                                mero di unità pari a 660, nel 1703. Con il costante aumento della popola-
                                zione seguiva una continua riorganizzazione urbana lungo gli assi dell’at-
                                tuale via Vittorio Emanuele e via Roma. Nel 1874 Ignazio Florio acquista
                                la Tonnara e, successivamente nel 1876 edifica Villa Florio. Carte storiche
                                testimoniano come l’incidenza di tali attività abbia segnato sulla struttura
                                urbana e sulle sue dimensione, creando appunto nuovi rapporti tra l’edi-
                                ficio, mare, città e porto.
                                L’attuale forma urbana è la diretta conseguenza di due significativi inter-
                                venti sulla città alla fine del XIX secolo, nel 1870 quello di Almeyda e nel
                                1890 quello del La Porta. Il progetto di Damiani Almeyda, su commissione
                                di Ignazio Florio, era incentrato sulla costruzione di un nuovo complesso
                                industriale con il potenziamento volumetrico della stessa tonnara e de-
                                gli edifici annessi (relativi alle nuove esigenze amministrative), mentre
                                su scala urbana l’edificazione di nuove strutture residenziali e di culto.
                                Con Il Piano del La Porta, contrariamente all’intervento di Almeyda, si ha
                                un vero e proprio riordino dell’edilizia preesistente e della riqualificazio-
                                ne urbana, attraverso la valorizzazione di due nuovi assi che diventano
                                gerarchicamente preminenti: quello che congiunge il piano della chiesa
                                madre con il castello di S. Giacomo e quello che attraversando la città
                                mette in relazione il porto con la campagna.
                                Con Pallavicino, l’isola ebbe una discreta attività edilizia extraurbana le-
                                gata alle attività agricole e quelle estrattive.
                                A Favignana è ben visibile come l’edilizia agricola è fortemente caratteriz-
                                zata da elementi funzionali generati dalla interdipendenza e sovrapposi-
                                zione di essa con le attività estrattive della cava .
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                                Di seguito viene rappresentata una ricostruzione (non del tutto attendi-
                                bile) dell’evoluzione urbana in relazione all’aumento insediativo dell’Isola
                                di Favignana.





















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