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anno IV - luglio 2014 19
CAMarcheo
Accanto, il momento del recupero di un rostro. Sopra la nave Hercules della RPM Nautical Foundation.
archeologiche riconducibili alla battaglia delle Egadi con l'ausilio delle te- ad una nave cartaginese, perchè riporta incisa una maledizione contro i
lecamere e dei bracci meccanici del ROV, ma anche con l’intervento dei nemici, affinchè il dio Baal li distrugga.
sommozzatori altofondalisti e delle forze dell'ordine che operano in mare. Di altro genere sembrano essere le iscrizioni romane, più legate alla certifi-
Sotto le onde , nel caratteristico tratto di mare indagato, si dispiega il cam- cazione e all'efficienza burocratica, esse riportano sotto immagini decora-
po di battaglia: su un fondale sabbioso, piatto e desertico, a ca 80 mt di tive e/o simboliche a rilievo (una Vittoria alata oppure un elmo "montefor-
profondità, appaiono affioranti decine di anfore (greco-italiche e puniche) tino" piumato) i nomi dei magistrati incaricati di far funzionare l'apparato
integre e frammentarie, che facevano parte del carico delle navi, elmi di della guerra per mare.
bronzo, a forma conica, del tipo cosidetto "montefortino", il più diffuso tra Finora si conoscono i nomi di tre Questores, in genere giovani magistrati
i soldati del Mediterraneo antico, e talvolta un rostro navale, la più poten- trentenni all'inizio della loro carriera politica: C. Paperio, M. Populicio e L.
te delle armi da guerra dell'epoca, pesante ca 150 kg, realizzato come la Quinctio.
grande statuaria antica, attraverso la tecnica di fusione cd "a cera persa", Quest'anno il Progetto Egadi ha riportato alla luce un nuovo rostro , quasi
provvisto di tre micidiali fendenti orizzontali capaci di bloccare le navi ne- del tutto integro, identificabile come romano: infatti , nonostante le con-
miche tagliandone i remi, per permetterne l'arrembaggio o addirittura di crezioni marine assai diffuse, è ben visibile la decorazione a rilievo raffigu-
affondarle squarciandone profondamente il fianco. rante un elmo cd montefortino sormontato da tre piume.
La concentrazione di reperti in un solo tratto di mare conferma che proprio Esso insieme ad altri reperti provenienti dallo stesso contesto sono stati
lì deve essere avvenuto uno scontro sanguinoso che ha visto colpire ed af- ospitati per ricevere le adeguate cure di restauro nei laboratori del CAM
fondare navi sia romane che cartaginesi, identificabili grazie alle iscrizioni di Triscina di Selinunte, messi a disposizione dalla Fondazione Kepha, e
poste sulle guaine superiori dei rostri medesimi. saranno visibili al pubblico come work in progress.
Infatti dei rostri navali finora rinvenuti solo uno è attribuibile con certezza
Un rostro che giace sul fondale del mare. I monitor di controllo delle apparecchiature tecnologiche utilizzate per il recupero dei reperti.