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A differenza della classica legge 488/92 i programmi complessivi devono essere compresi tra 100.000
          euro e 2 milioni di euro.

          Gli indicatori utili per l’inserimento in graduatoria sono i seguenti:


                 v  Valore del capitale proprio investito nel programma rispetto all’investimento complessivo

                 v  Numero di occupati attivati dal programma rispetto all’investimento complessivo

                 v  Incremento del 5% qualora l’impresa abbia già aderito o intenda aderire, entro l’esercizio “a
                    regime” del programma da agevolare, ad uno dei sistemi internazionali riconosciuti di
                    certificazione ambientale ISO 14001 o EMAS


                 v  Incremento del 5% per i programmi già inseriti nei PIST e non agevolati

                 v  Incremento del 10% qualora, al momento della presentazione della domanda, l’impresa non
                    abbia più di nove dipendenti ed il programma per il quale vengono richieste le agevolazioni
                    preveda investimenti non superiori a 200.000 euro.

          Le differenza più importante rispetto alla classica legge 488/92 è quella che scompare l’indicatore delle
          priorità regionali, mentre sono stati previsti gli indicatori incrementativi per i progetto inseriti nei PIST e
          per i progetti di piccole dimensioni.

          Come ricordato le risorse finanziarie complessive ammontano a 51.645.00 euro, mentre per la Sicilia sono
          pari a € 15.584.208.


          3.2.5  Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 07 marzo 2003

          Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07 marzo 2003 (Gazzetta Ufficiale del 28 aprile
          2003, n.97) ha provveduto a individuare le tipologie e i settori degli interventi ammessi ad accedere al
          fondo per la tutela e lo sviluppo economico-sociale delle   Isole Minori di cui alla legge finanziaria
          n.488/2001.

          Gli ambiti territoriali individuati fannno riferimento alle Tremiti, Pantelleria, le Pelagie, le Egadi, le Eolie,
          le Sulcitane, le Isole a Nord della Sardegna, le Partenopee, le Ponziane, le Toscane e  le isole del mar
          Ligure.

          Il DPCM individua le tipologie ed i settori degli interventi ammessi ad accedere al fondo, lasciando al
          ministro dell’Interno il compito di definire, con proprio decreto, le modalità per l’accesso al fondo stesso.
          Le tipologie e i  settori di intervento tengono conto delle specifiche esigenze di queste particolari realtà
          terriotiali, richhe di risorse ambientali ma bisognevoli di cure particolari, ammirate e frequentate d’estate,
          e abbandonate a se stesse durante il resto dell’anno.

          Il decreto presidenziale fissa innanzitutto le tre macro-aree cui il fondo va destinato: sostegno allo
          sviluppo produttivo; progettazione e realizzazione di opere pubbliche; istituzione, incremento e
          migglioramento dei servizi pubblici. Le tre macro –aree  vengono disarticolate dal decreto nei seguenti
          sette settori: attviità di sostegno allo sviluppo produttivo, tutela ambientale, servizi a rete, trasporti e
          telecomunicazioni, servizi alla collettività, sicurezza, cultura e beni culturali.

          Gli interventi ammissibili al finanziamento nel settore dell’attività di sostegno allo sviluppo produttivo
          sono:

                 •      Promozione e qualificazione dell’offerta turistica;
                 •      Infrastrutture per migliorare e potenziare l’offerta turistica;


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