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punta nuotando sopra un tripudio di spuntoni, cuspidi, lastroni, [PAGINA A FIANCO, A SINISTRA]
piccoli archi sospesi e fori passanti che generano fondali dalla Femmina di pesce pappagallo
morfologia variegata. Un labirinto sommerso, in cui non si ha il [PAGINA A FIANCO, A DESTRA]
tempo di osservare una roccia e scoprirne le anfrattuosità che un Le fronde della caulerpa a grappoli, un’alga
attimo dopo si viene attratti da altre formazioni rocciose sagomate verde infestante
ed orientate in modo profondamente diverso. Tutto questo [SOPRA]
genera ambienti sempre vari dove l’alternanza di luci ed ombre Il pesce civetta allarga le pinne pettorali per
condizionano l’avvicendarsi delle specie lungo il percorso. In pochi planare vicino al fondo
centimetri d’acqua le rocce esposte alla luce sono ricoperte dal
soffice tappeto dell’alga bruna nastro a forcella, in cui risaltano
macchie sporadiche di posidonia, mentre nei piccoli avvallamenti
o nelle conche si distingue il turbinio di nugoli di piccoli crostacei
molto simili ai comuni gamberetti, o le onnipresenti castagnole,
pescetti di colore nero raccolte attorno ai propri nidi. Un po’ più
al largo si radunano gruppi di saraghi spesso frammisti a cefali,
salpe e pesci pappagallo che accompagnano i subacquei per
lunghi tratti del percorso. A circa 300 m dalla punta il paesaggio
si trasforma ulteriormente a causa di strette fenditure a cielo
aperto che si insinuano nel litorale. Al loro interno si riconoscono
piccoli esemplari di cernia bruna e numerose specie di bavose e
tordi, mentre nelle zone più nascoste e buie si trova ancorato sulla
roccia il mesofillo lichene, un’alga rossa dalla forma laminare e
consistenza rigida per la presenza di carbonato di calcio nei tessuti
che la rende simile a madrepore con cui viene spesso
erroneamente confusa.
Area marina protetta Isole Egadi 117