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Galeotta 1                                                                   47






                Lo scoglio offre percorsi idonei a tutti i livelli sia in snorkeling sia in immersione. Fin dai primi metri,
                tra le fronde di Posidonia oceanica e delle numerose specie di alghe (Dictyotales spp., Caulerpa
                racemosa, Stypocaulon scoparium ) che ricoprono la roccia, si possono osservare la stella Echinaster
                sepositus, l’alga palloncino Colpomenia sinuosa, la spugna Chondrilla nucula, l’attinia Anemonia
                sulcata  e  il  polpo  (Octopus  vulgaris ),  mentre  rivolgendo  lo  sguardo  presso  la  superficie  si  può
                vedere il barracuda (Spyraena viridensis ) e il dentice (Dentex dentex ). Nuotando verso nord, a 8
                m colpisce l’attenzione una roccia scolpita dall’azione marina a forma di fungo che ospita, nelle
                porzioni in ombra, macchie arancioni della madrepora coloniale Astroides calycularis, incrostazioni
                della spugna azzurra Phorbas tenacior e colonie ramificate del briozoo rosso Myriapora truncata.
                La gorgonia Eunicella singularis e prati di P. oceanica caratterizzano lo strato eretto, mentre sul
                substrato si distingue la stella serpente (Ophidiaster ophidianus ), il riccio Sphaerechinus granularis
                e la murena (Muraena helena ). Tra 15 e 20 m di profondità, il substrato diventa più inclinato e
                fessurato, ed ospita un grosso esemplare di spugna ‘orecchio d’elefante’ (Spongia agaricina ). Nelle
                zone più in ombra ritroviamo l’ascidia Halocynthia papillosa, la spugna reticolata Clathrina clathrus e la
                madrepora Leptopsammia pruvoti. Negli anfratti si rifugiano l’astice (Homarus gammarus ), l’aragosta
                (Palinurus elephas ) e la magnosa (Scyllarides latus ). A 20 m la parete verticale ospita la gorgonia gialla
                (Eunicella cavolinii ) e molte spugne (Agelas oroides, Hexadella racovitzai, Chondrosia reniformis, Axinella
                damicornis ). Sul fondo biodetritico, a circa 30 m, poggiano massi di frana con la gorgonia bianca (E.
                singularis ), le alghe Flabellia petiolata e Caulerpa racemosa, l’echiuride Bonellia viridis, mentre tra
                i pesci si riconoscono il sarago maggiore (Diplodus sargus ) e il sarago fasciato (Diplodus vulgaris ).
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