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ITINERARI SOMMERSI NELL’ISOLA DI FAVIGNANA ISOLE EGADI 7
L’Area Marina Protetta “Isole Egadi”
L’Arcipelago delle Isole Egadi, posto a pochi chilometri dalla costa occidentale della Sicilia, è formato
dalle Isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e dagli isolotti di Formica e Maraone (Fig. 1).
L’arcipelago include un’area di notevole interesse naturalistico-ambientale, ed in particolare
l’ambiente sommerso, grazie alla posizione geografica e alle peculiari condizioni idrologiche, presenta
una elevata biodiversità.
I fondali presentano una morfologia molto articolata per la presenza di falesie, banchi rocciosi e valli
sottomarine. Tali lineamenti geomorfologici derivano dall’azione di diversi fattori, quali la tettonica,
le variazioni del livello del mare ed i processi erosivi dovuti all’idrodinamismo. Quest’ultimo in
particolare è un processo molto attivo e peculiare delle Isole Egadi ove le correnti marine accelerano
raggiungendo velocità anche molto elevate, soprattutto all’interno delle valli sottomarine: per questo
motivo le immersioni subacquee nell’Area Marina Protetta ‘Isole Egadi’ necessitano di una particolare
attenzione. Le grotte sommerse (Foto 2-3) e le morfologie derivate dai forti fenomeni erosivi dovuti
all’azione di frequenti mareggiate e di intense correnti di fondo rappresentano uno degli aspetti
paesaggistici più espressivi che caratterizzano l’area costiera ed i fondali. Intorno alle isole Egadi sono
inoltre presenti diversi affioramenti rocciosi sommersi (quali ‘I Pali’ e la ‘Secca del Toro’ di Favignana):
si tratta in genere di rilievi limitati da faglie le cui pareti sono state più o meno intensamente modificate
dall’azione del mare. La morfologia di tali rilievi è riconoscibile tra 19 e 50 m di profondità: sono rilievi
che presentano una sommità piatta, terrazzata, di piccola estensione e pendii molto ripidi, pressochè
verticali (Foto 4). Tali peculiarità morfologiche presentano aspetti spettacolari ed interessanti sia
da un punto di vista geologico e paesaggistico, sia biologico ed ecologico per la strutturazione dei
popolamenti animali.
La pressione antropica a carattere stagionale legata ad attività turistico-balneari, pratiche illegali
di pesca professionale e sportiva, fenomeni di inquinamento domestico conseguenti ai processi
di urbanizzazione, che riguardano in particolare l’Isola di Favignana, sono fattori di disturbo per
l’ecosistema marino e una minaccia per le risorse biologiche.
L’Area Marine Protetta (AMP) è stata istituita con Decreto Interministeriale DD.LL. del 21/12/1991
e affidata in gestione al Comune di Favignana dal 2001 dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare. Successivamente è stato approvato il regolamento di esecuzione
ed organizzazione dell’Area Marina Protetta ‘Isole Egadi’ (Decreto del Ministero dell’Ambiente del
28/5/2010). L’AMP costituisce la più estesa riserva marina d’Europa: include 53.992 ettari di cui
1.067 in zona A (tutela integrale), 2.865 in zona B (tutela generale), 21.962 in zona C (tutela parziale)
e 28.098 in zona D.
Le finalità di un’area marina protetta come quella delle Isole Egadi comprendono la protezione
ambientale, la tutela e valorizzazione delle risorse, la diffusione e divulgazione della conoscenza degli
ambienti marini e costieri e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche dell’area, e la
realizzazione di programmi ed attività di carattere divulgativo e didattico.