Page 11 - cartoline storiche
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Ipotesi di recupero e fruizione
Lo studio descrittivo delle; caviU\ artificiali sopra esposto, insieme
alle planimetrie di rilievo allegate ed alla dOcumentazione fotografica,
che per owie limitazioni di spazio è stata in questa sede limitata all'es-
senziale, costituiscono il primo passo di un qualsiasi progetto di studio
o di recupero, in quanto fissano ad un dato momento lo stato di fatto,
creano una memoria storica, portano alla luce gli aspetti nascosti del
sottosuolo.
Questa metodologia andrebbe applicata, con le opportune risorse,
su tutte le cavità ipogee di Favignana, con uno studio ampio esiste-
matico, in cui evidenziare anche le situazioni di dissesto e di pericolo,
al fine di valutare eventuali interventi di risanamento; la conoscenza
del mondo ipogeo può aprire una interessante prospettiva di attrazio-
ne turistica, ampliando e diversificando l'offerta dell'isola, contribuen-
do contestualmente alla conservazione di queste cavità monumentali.
Al fine di mostrare la possibile fruizione di una cava In grotta è stata
redatta un'ipotesi di itinerario speleo-turistico sulla cava •Virgilio" di
Cala Rossa, che non vuole essere una semplice passeggiata nella
cavità, ma unisce momenti didattici e culturali. Sono Infatti previste sei
punti di sosta, volti ad evidenziare un particolare aspetto della cavità e
delle lavorazioni ad essa correlate, uniti da un percorso che si svilup-
pa in buona parte della cava.
All'ingresso si ha il raduno dei visitatori, cui verrà chiesto di indos-
sare i caschi di protezione muniti di impianto di illuminazione elettrico
o ad acetilene, e si entra nella cava sino alla sosta n.1 "Introduzione
generale e nozioni di geologia". Con l'ausilio di alcuni pannelli Illustra-
tivi si danno alcuni cenni storici sulla cultura del tufo a Favignana, si
mostra l'ubicazione della cava che ci si appresta a visitare, si fornisco-
no elementari cenni di geologia mostrando la formazione degli strati di
calcarenite, la natura della roccia e la sua vocazione ad essere utiliz-
zata nelle costruzioni.
Addentrandosi nella cava si arriva alla sosta n.2 "Tecniche di cava-
tura", dove fanno mostra di se gli attrezzi necessari per "trincare" il
tufo, e si notano i blocchi già squadrati ancora da estrarre; ci si sposta
quindi nella sosta n.3 'Tecniche di cavatura in verticale", posta nella
sala terminale della cava, dove i caratteristici "scanneddi• consentiva-
no al "pirriature" di arrampicarsi sino alla volta e procedere alla cava-
tura partendo dall'alto verso il basso.
Tornando parzialmente indietro si raggiunge la sosta n.4 "Sicurezza
statica e maestria dei cavatori", posta in una saletta con pilastro cen-
trale; anche qui possono utilizzarsi pannelli illustrativi per mostrare la
conformazione delle volte e le pilastrature che i cavatori più abili
lasciavano con perizia, creando strutture in grado di sfidare i secoli. La
strada è breve per la sosta n.5 "...si tirano le somme.." dove sì trova-
no incisi alle pareti i conteggi dei blocchi estratti; questa è l'occasione
per esporre le diverse misure di blocchi che di solito si estraevano (la
misura antica, u cantune, a chiappa, a chiappetta, u buzzune).
Infine si ritorna verso l'uscita e una diversione In fondo ad un ramo
laterale porta alla sosta n.6 "Speleologia in cavità artificialì -
Considerazioni conclusive", dove si espone l'attività speleologica mira-
ta alla valorizzazione e recupero di tutte le cavità ipogee e si raccolgo-
no le impressioni del partecipanti. All'uscita il caldo sole di Cala Rossa
non può che invitare ad uno splendido bagno.
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