Page 8 - cartoline storiche
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Rilievo della cava allo Scalo Cavallo
Nell'estremità ad Ovest daWalturq.della zona Torretta troviamo la
zona Cavallo, cosi detta per léllorma di una roccia sul mare scolpita
dal vento; in un pianoro raggiungibile con la'" strada rotabile subito si
notano gli wscari", cioè gli scivoli in pietra usati per il carico degli "schi-
fazzi".
Sul lato monte si apre uno splendido arco dì pietra. dietro il quale
un sentiero tra due pareti di roccia risale il pendio sino alla cava ; le
coordinate geografiche di questo ingresso sono 37°55'89" latitudine
Nord e 12° 21 ' 05" longitudine Est
L'origine di questa cava, parecchio più antica della precedente, si
perde nella notte dei tempi , come mostrano le forme irregolari e la
notevole erosione eolica delle pareti più esterne; il suo fascino sta tutto
nel sentiero di accesso e nelle numerose aperture sull'esterno, ben
cinque, da cui la luce crea giochi diversi a seconda delle ore del gior-
no.
In prossimità dell'antro ponendosi di fronte all'ingresso principale, la
cui volta è alta circa 7 m, si vede d~rettamente l'ampio salone centra-
le; sulla sinistra si apre una finestrella, mentre sulla destra un ingres-
so secondario aggira un grosso pilastro, portando con un breve giro al
salone centrale. Sulle pareti una grande quantità di fossili mostra l'ori-
gine marina di queste rocce di calcarenite.
Dal salone centrale, dove un pilastrone parzialmente scavato regge
la volta. si diparte sulla sinistra un viottolo che attraverso una stretta
fessura porta in vista del mare; più in fondo, sempre sulla sinistra,
alcune stanze tra loro in collegamento portano ad un cunicolo, al ter-
mine del quale un brusco dislivello consente di raggiungere un ampio
sbocco a mare dove regnano indisturbati i gabbiani.
Infine proprio di fronte all'ingresso un cunicolo si addentra nella roc-
cia tra due alti cumuli di detriti; qui l'aspetto cambia radicalmente,
assumendo connotati più regolari, Infatti è la parte più moderna della
cava. Lasciati alcuni rami ciechi laterali, perfettamente squadrati e
superando un salto di circa 6 m, con i tipici "scanneddi", si giunge ad
una grande galleria battezzata ramo "Antonio". Questo tratto della
cava si snoda ad un livello più basso della precedente con una galle-
ria principale di 40 m che porta a mare su cui si aprono diversi tratti
laterali; procedendo verso il mare, sulla sinistra una ripida rampa porta
ad una stanza quadrata con tanto di porta, sulla destra si apre una
breve galleria a sezione quadra ed infine di nuovo a sinistra un ramo
laterale riempito di detriti. Lo sbocco a mare presenta numerosi crolli
e zone ancora instabili pertanto non è prudente sostarvi.
Tornando indietro, proprio di fronte all'accesso al ramo "Antonio", si
risale un mucchio di detriti per arrivare ad uno stretto tunnel che si
addentra per altri 40 m nella roccia, la cui sezione è ostruita per metà
da un ordinato cumulo di blocchi di scarto; al termine il fronte di cava-
tura presenta ancora i segni preparatori per l'estrazione, ed un ordina-
to cumulo di "cantuna" perfettamente squadrati aspetta ancora chi lì
porti fuori a vedere la luce.
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