Page 6 - Azzaro_etali_2000
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5 Area Etnea

Le caratteristiche della sismicità e la presenza di fagliazione superficiale hanno

permesso di dettagliare la ZS 73 (Azzaro, 1999), che attualmente ingloba l’intera

area etnea senza alcun riferimento ai sistemi tettonici presenti (Fig. 3). Sono state

riconosciute strutture sismogenetiche individuali, tra cui quelle responsabili degli

                                                                 eventi maggiormente distruttivi

                                                                 dell'area (per es. faglia di S. Tecla

                                                                 per il terremoto del 1914, f. di

                                                                 Moscarello per gli eventi del 1865 e

                                                                 1911), e identificate strutture

                                                                 sepolte precedentemente non

                                                                 conosciute (Tab. 2). In quest’area

                                                                 sono state avviate, in collaborazione

                                                                 con l’UR ANPA-Roma, indagini

                                                                 paleosismologiche lungo le faglie di

                                                                 Moscarello e della Pernicana. Per

                                                                 quanto riguarda la prima, che

                                                                 rappresenta una delle strutture a

                                                                 maggior potenziale sismogenetico

                                                                 del sistema delle Timpe, le analisi

                                                                 hanno evidenziato tassi di

                                                                 scorrimento verticale eccezional-

Fig. 3 - Carta delle strutture sismogenetiche etnee (modificata  mente elevati, 1.4-2.7 mm/a,
da Azzaro, 1999). 1) componenti trascorrenti; 2) aree di rift    associati ad una dinamica
vulcanico.                                                       prevalentemente a scatti (Azzaro et

                                                                 al., 2000).

6 Conclusioni
       L’approccio adottato basato sia sull’analisi di dettaglio della sismicità, che

sulle evidenze di tettonica recente ha consentito, per alcune zone sismogenetiche
(Fig. 4), di individuare sub-zone o aree con differenti caratteristiche sismotettoniche,
all’interno delle quali non sempre è possibile riconoscere le strutture sismogenetiche.
In generale si può affermare che in Sicilia i terremoti sembrano distribuiti lungo
faglie regionali, che hanno giocato un ruolo importante nell’evoluzione geodinamica
recente dell’area.

       Va sottolineato il ruolo fondamentale che sembrano avere, nel quadro
sismotettonico discusso, le zone di taglio crostale (Zona di trascorrenza del Canale
di Sicilia, Sistema Sud-Tirrenico, Linea Tindari-Giardini auct., Scarpata Ibleo-
Maltese), laddove intersecano il fronte dei thrust, essendo qui localizzati i terremoti
più violenti della Sicilia.

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