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F. LENTINI - S. CARBONE
planctonici CATALANO et alii (2011a) le ascrivono Una conferma dei caratteri stratigrafici può ve-
al Langhiano superiore-Tortoniano inferiore. Per nire dal sondaggio Segesta 1 (fig. 162), nel quale
le due formazioni i medesimi autori usano i termini viene riportata una dettagliata descrizione litologica
rispettivamente di mischio e di argille del Torrente dell’intervallo oligo-miocenico, la cosiddetta f.ne
Forgia; ma sembra si possa trattare dei depositi che Bonifato.
caratterizzano le coperture mioceniche a carattere Questi dati di sottosuolo, insieme con le linee
“epicontinentale”, che contraddistinguono le suc- sismiche e le correlazioni con gli altri affioramenti
cessioni di “facies trapanese” tipiche del PSTB. di Montagna Grande, di Segesta e di M. Inici, di-
mostrano che anche la struttura di M. Bonifato ap-
1.7.5. – Monte Bonifato (Alcamo) partiene ad un sistema a thrust, generato dalla
deformazione del margine africano in un contesto
Monte Bonifato costituisce un rilievo di 825 m di fasi tettoniche tardive e quindi ascrivibile al
immediatamente a sud dell’abitato di Alcamo. È PSTB.
formato da una monoclinale immergente ad ONO
e fagliata sul lato SE. I terreni direttamente inte-
ressati dai contatti tettonici sono i depositi argillosi
del Miocene medio-superiore, ma tutt’attorno alla
culminazione anche la f.ne Terravecchia del Tor-
toniano superiore-Messiniano inferiore presenta
una deformazione, che se anche di minore inten-
sità indica che la fase tettonica responsabile di que-
sta struttura si estende cronologicamente al
passaggio Mio-Pliocene.
Tra i vari autori, che si sono interessati a questa
zona, vanno citati RIGO & BARBIERI (1958), che
propongono di istituire la Formazione Alcamo
cronologicamente estesa dal Giurassico superiore
all’Eocene superiore e suddivisa in tre membri,
SCHMIDT DI FRIEDBERG (1962, 1964-1965), che in-
troduce il termine informale di Formazione Boni-
fato ad indicare una formazione glauconitica
terziaria, e MONTANARI (1969) che pubblica una
dettagliata monografia, corredata da un’illustra-
zione delle faune terziarie.
La successione stratigrafica di M. Bonifato pre-
senta i caratteri abbastanza tipici delle sequenze in
“facies trapanese”, e cioè una piattaforma carbona-
tica triassico-liassica, affiorante per un modesto
spessore sul versante orientale, delle pelagiti del Giu-
rassico medio-superiore talora con intercalazioni di
basalti, passanti in alto alle facies cretacico-eoceni-
che ampiamente diffuse in tutto il Trapanese, cui se-
guono calcareniti glauconitiche contenenti resti di
pesci, di echinidi e molluschi di età oligo-miocenica.
La successione viene chiusa da marne argillose, in
parte correlabili con le marne di S. Cipirello, che cin-
gono la culminazione strutturale di M. Bonifato, e
che a loro volta sono sormontate da lembi alloctoni
di età oligo-miocenica, equivalenti del flysch numi-
dico interno. I contatti di ricoprimento sono poi su-
turati dalla f.ne Terravecchia.
Per avere un quadro più completo della succes-
sione stratigrafica ci si può riferire al sondaggio Al-
camo 1 (fig. 162), dal quale si rileva il notevole
spessore dell’intervallo Triassico-Lias, che non ar-
riva ad affiorare per intero, e che è riferibile alle
formazioni Sciacca e Inici.