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Middleton e Southard (1984); Amos e King (1984), ad esempio, descrivono le dune subacque
suddividendole in megaripples 2D e megaripples 3D (Fig. 5.6). I megaripples 2D sono strutture che
si formano da correnti a bassa velocità (40-60 cm/s) in sedimenti di taglia sabbiosa medio-
grossolana; esse presentano cresta lineari, altezza di 0.1 – 0.2 m e lunghezza d’onda pari a 0.2-0.5
m. Dal punto di viste delle dimensioni possono essere paragonati ai ripples, ma si distinguono per la
taglia granulometrica ed il diverso regime idraulico.
I megaripples 3D si formano in sabbie medio-grossolane da correnti a velocità maggiori di 1.5 m/s.
Essi hanno lunghezze d’onda inferiore ai megaripples 2D e presentano creste corte ed arcuate (Fig.
5.6). Si presentano come forme isolate costituite da singole creste, anche se a volte, si possono
ritrovare in banchi.
Dalrymple et sl. (1978) utilizzano la classificazione in megaripples di tipo 1 e tipo 2, per descrivere
rispettivamente i megaripples 2D e 3D. Questa diversa terminologia nasce dal fatto, che gli Autori
ritengono che c’è continuità tra i due tipi di strutture.
Per quanto riguarda le onde di sabbia, Stride (1982) utilizza il termine “sand waves” come sinonimo
di megaripples; Harms e Fahnestock considerano le sand waves come “forme di passaggio”, mentre
per Reineck sono “ripples giganti”.

Figura 5.6 – Schema grafico di megaripples 2D (in alto) e 3D (in basso) (Reineck e Singh, 1980).

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