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5.1.1 La classificazione SEPM
La SEPM (Society of Economy Paleontologists and Mineralogists) ha formulato una classificazione
con la quale descrive le strutture sedimentarie trasversali con un unico termine: “dune subacque”.
La distinzione fra le varie strutture sedimentarie trasversali viene fatta in funzione della lunghezza
d’onda e delle velocità dei flussi che le producono.
Questa classificazione distingue le dune subacque in:
- Dune di piccole dimensioni, λ < 5 m;
- Dune di media dimensione, 5 < λ < 10 m;
- Dune di grandi dimensioni, 10 < λ < 100 m;
- Dune giganti, λ > 100 m. (Fig. 5.7)
Figura 5.7- Schema riassuntivo della classificazione SEPM delle strutture sedimentarie trasversali (Ashley, 1990)
In base alla relazione di H = 0.0677 λ 0.8090 che lega H (altezza) con λ, (Flemming, 1988), si
possono determinare i valori limiti relativi alla corrispondenza fra lunghezza d’onda ed altezza.
Gli autori prevedono una distinzione, più morfologica che dimensionale, delle dune 2D e 3D,
basandosi sugli stessi parametri descrittivi. Le strutture bidimensionale (2D) vergono generate da
flussi unidirezionali e costanti nel tempo. Le strutture tridimensionali (3D) sono invece, generate da
flussi altamente turbolenti, caratterizzati da velocità maggiori e con direzioni variabili, che creano
depressioni ed instabilità lungo la duna (Dalrymple et al., 1978; Middleton e Southard, 1986).
5.2 Strutture sedimentarie longitudinali
Le strutture sedimentarie longitudinali sono strutture meccaniche che si sviluppano parallelamente
alle direzione delle correnti. Esse possono essere divise in strutture longitudinali ad azione erosiva o
dovute a processi deposizionali. Le prime si sviluppano lungo gli assi di flusso delle correnti; le
seconde si formano ai margini delle correnti. I canali e le tasche d’erosione appartengono al primo
gruppo. I canali d’erosione sono strutture caratterizzate da ampiezza e profondità rilevanti
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