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della corrente.In altri casi tali variazioni sono meno influenti e le discontinuità sono il prodotto di
repentine variazioni granulometriche o composizionali (Arthur et al., 1989): in questo caso le
discontinuità non hanno carattere erosivo. Queste discontinuità minori possono essere dovute a
variazioni più lievi nel regime delle correnti, a mutamenti nella granulometria dei sedimenti, ad
importanti variazioni nella chimica delle acque oppure ad una combinazione di questi processi.
Tutti questi cambiamenti inoltre influenzano il tipo di progradazione e di facies sismiche all’interno
del deposito.
Il carattere isocrono associato all’ampia estensione delle suddette discontinuità (siano esse erosive o
non deposizionali) possono aiutare nel discriminare, nei profili sismici, i depositi conturitici dagli
accumuli torbiditici (Faugères et al, 1999) dove le superfici erosive sono generalmente canalizzate
e, se molto estese, risultano diacrone a seguito della migrazione dei condotti erosivi.

Le caratteristiche principali con cui i drift contouritici possono essere distinti, nei profili sismici
sono i seguenti:

    a) la geometria; si distinguono gli sheets (abyssal sheets, , i patch sheets), gli elongate mounds
         (inclusi i detached plastered sheets e separeted drift), channel-related drift (incluso i patch
         drift e i contourites fans) e i confined drift.

    b) le discontinuità: i drift conturitici sono caratterizzati da diffuse discontinuità, che sono
         registrate lungo tutto il deposito, e sono caratterizzate da riflettori ad alta ampiezza. Le
         discontinuità sono il risultato di un episodio erosivo che testimonia un aumento
         dell’intensità di corrente di fondo, ma può essere causato da un cambiamento nelle
         dimensioni dei granuli che compongono il sedimento, o ad un drastico cambiamento delle
         caratteristiche chimiche delle acque.

    c) le unità deposizionali: sono di forma lenticolare, con una geometria convessa verso l’alto, la
         sommità non è parallela con la superficie su cui si sviluppa, creata da una precedente fase di
         erosione.

    d) progradazione ed aggradazione: l’accumulo delle unità deposizionali rivela la generale
         migrazione del corpo sedimentario, e la direzione di sviluppo che distingue un tipo di drift
         da un altro.

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