Page 106 - D-Girolamo_Matranga
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ORATIONE
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                           to inteftino, doue ſagrificaua le vittime de taciti ſuoi dolori.
                           ſcheggia diTumulo ,chegli tenne ſempre viuanelle animo'la
                           memoria locale del fuo Sepolcro, corpo delle ſue iinpreſe col
                           motto di Ambrogio , Vehernentior virtutisftritura quàm pana ,

                           Geroglifico dellaCoſtanza così infleſſibile agli aggiramenti del
                           Caſo,chefrasfuſa nelle viſcere la gagliardiadelloſpirito,ad in.
                           faſſirſi le ſtrinfo . Scolpirei in quelta pietra di mortecutta l'apo.
                           logia della ſua vita, ſe la preſenza di FILIPPO imbalfamato su
                           labara non sni rapiſse conmeſtiſſimo entuſiaſmo la mente ; ¢
                           mi ſiconceda,cheioper isfogo dell animanaufraga nelle lagri.
                           me di vn Mondo , ſtraſcini la Fortuna per i capelli,e la ſtramaz.
                           zi a' piedi del noſtro Auguſtiſlimo eſtinto. Già la vedo pentita
                           degli odij eſercitati contra l'auuenenze di vn Rè tuttovma.
                           no;e mezza fra vergognoſa, e piangente,farglicolla confeſsio .
                           ne de'torti quello Epicedio di lodi.

                              Perdonami,o FILIPPO, che la ſperienza della tua benignità
                           verſo i Reix pronandomil'ardirc,mipromiſe l'impunitàne'de.
                           Įitti, Non prezzji la luce de*tuoi meriti,come cieca ; non corri.
                           fpoſi alla rettitudine de tjoigiuditij,come pázzazedigenio sépre
                          inftabile,tenei di perderrni nel Teatro di tua Coſtanza . L'altre
                          Reggie m’incenfanoper ldolo de•Troni,perArbitradegl'Impe.
                           rij;la tua michiuſe in faccia le porte, ſtrapazzandomi da ſchia
                           ua,fchernęndomi da Fantaſima. Veleggiauano in poppa le Flot.
                          tey vinceuano nel Campo gli Eſerciti, fioriuano ne Spoſalicijle
                          diſcendenze de•Principize Voi riconoſcendo il tutto da Diorele

                          le gratie aglialtari , mi negaſte ogni riceuuta di piccciol Bone :
                          onde diſperata di ottener titolo di Fauorita , mividichiaraiper
                          contraria. Quante volte vi offerli Decime di teſori, e l'abborrie
                          fte,perche coniate col marco di palliate ingiuſtitie quantevolte
                          vi aprij Atraderealiç ftorte sì macorte, perinuiaruial conculca.
                          mento de ſollevati Tirannije temeſte di darui un paſso,come in
                          Labirinti rauuiluppati di vendette,e di frodi. Io chiamai dalk In
                1623:
            Ex Relai. M. ghilterra in Caſtiglia il Principe di Cales achiederui le nozze
            SiVence.lego dell'Infanta Sorella ; e Voi rinuntiando a piè di Criſto gli Anti
                          fati di tanteIſole,giuraſte d'anzi perdere tuttii Regni ,checon
                          iſcapito della Religione traſmettere negli ErediilSangue im
                          puriſsimo de•Puritani.Nó fonio buonaa felicitareſenza difors

                          dini ; nè riempiole Lune degli Stati,fe non le pongo in Op
                          pofitione col Sal della Chieſa Quel Toro ſpauentodegli ttec
                                                                                         Cati,
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