Page 132 - D-Girolamo_Matranga
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I 22           PAR TË              P R I'M A

                                   L'Aurora,quando ſparge dal ſuoſeno gigli giacinti,e rõ .
                                   fe. Palermooſsequioſo fcmpre a ſuoi Monarchi, volon ,

                                   teroro al douere jeprodigo allc felte, hauerebbe archi
                                   trionfali,e ſuperbe'machine,ad honore del ſuo nuouoRe,
                                   ſenza fallo inalzato;ſe la breuità del tempo, e la preſtezza
                                   della incalzata ſolennità vietato non gli blaueſse.
                                    'Il Sole,che perpoco traſcorſo haueua ilpunto del mc
                                   rigio , contro alla comunc opinione del volgo, ritirò le
                                   nubije mádò il ſereno: come che piangente prima,voluto
                                   haueſse appararc di raggi l'aria , e feltaggiare anchº egli .
                                  Recò marauiglia lagranmolticudine del Popolodi Pa
                                   lermo accorſo , non a vedere folo la ſolenneCaualcata;
                                  ma principalmente ad honorarc,feſteggiare,acclamare, e

                                  giurare il ſuo Re Carlo,legitimohorede di Filippo, ſopra
                                   la teſta del quale il Diadema Hiſpano caduto           وا era , in po.
                                  cheſtrade confuſamente riſtretto. Moltiplicò la calca,per
                                  lá gente che dalle vicine Terre,e Città, alle orecchie delle

                                  quali giunſe la fama, a furia di corrente eda gran preſcia
                                  a Palermo rapita,e meſchiata in curba. I ſolaij,le fineſtre,i
                                  pálchisi pórticiyle botteghe, le loggie,icampi d'ammaſsa
                                  ta gente ripienegrandemente ondeggiarono. Il grannu
                                  mero delle carrozze dall'vna, c dall'altra parte delle Itra
                                  de, diſpoſte in fila , alprecipitoſo popolo , più violento

                                   quanto più ſtretto quaſivn'arginecompoferozilquale peu
                                  rò qualchcfiata con empito giouiale ſi'ruppe.
                                  • Era hora di Veſpro,quando i Soldati Spagnuoli,a'cen.
                                  no de loro prodi Capitani , alcuni con graui archibuggis

                                  altticon hafte ferrate , ſotto le proprie inſegnepoltiin
                                  ordinanza,in habitomilitare,come fe'a bátragliare andaſ:
                                  féro, dal vicinoQuartiere vſcitis verſoil Palagio s'aujia.
                                  rono ; ouenello ſteccato di Guardia, occupata gran parte
                                  dell'ampioCampo',congiuſte diſtanze ar vro diguerra
                                  fthierati,guerriere Campoformarono.Tutti iColiglieri)
                                  cgli áltrimentouati Titolati,Pretore,Scöatori,Diputatie
                                  Caualieri ; nelleanticamere Vicereggić ráğunati ,vlcico
                                  fuori il Vicerè con l'ordine ' già defcritto ,alglorioſoSoi
                                  liol'accompagnarono: Queegliaflioneſeduto, occapari
                                                                                            da
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