Page 248 - D-Girolamo_Matranga
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PART E               TER Z A. :
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                                  detta da Homero : caliginoſe ſono le ſuc alicon le qua
                                  li l'huomo aſsale,ecuopre :
                Verg.l.6'Aer.            Nox atra caput tristi circumuolat umbrà .
                                  Con nere braccia ella i mortali affoga. , e chiude loro il
                Calab: l.15.      fiato:Nigra mors amplectitur  . Nere fono le maninconie      ,
                                  che ne cuori degli attinenti aduna,nera la falce con che
                                  mięte , nere le triſtezze che ſemina . Il tempo alle volte
                                  iſtabile ch' egliè fcema'il dolore , e rende temporale       il
                                  pianto. Ma quando d'importanza         è laperdita, e coſtan
                                  te è lº amore dichi perde, fiſse reſtano le doglianze. La
                                  gran Pietà di FILIPPO quando mai nella memoria de
                                  vaſsalli ſi cancellera ? L'affettuofa  ricordanza della beni
                                  gna Maeſtà, quando farà per alterarliva punto ? Adun

                                  que farà ſempre per eſsere immobile lo fpiacere.


                                          Itellione famofiffimo Mathematico.così ſcriſse :
                                  V "
                                           Diametro corporis luminoſifphæriciexistente maiore
                 Lis.ope :p.27
                                                 fpbarici illuminando ,plùs medietate corpo
                                  diametro corporis
                                  ris illuminatur ; e baſis vmbre eſt minor magno circulo
                 L.demagnit: &in corporisilluminati,concisrrensad punitum vnum retrò corpus.
                 teru.Solis & Lunæ.Lapreſe egli da Ariſtarcho da Samo. Lo ſteſso affermò

                  L.de Crepalc.p.3. Alhazen Arabo: Si corpus lesminofum illuminet opacummi
                                   rus, plùshemiſphærio illuminabit . Ciò è dire : quando il
                                   corposfericoilluminante maggiore egli è dello sferico

                                   illuminato, queſto oltre alla metà in più parti da quello
                                   riguardato edilluftrato ,in meno reſtaombroſo , e priuo
                                   di luce .
                                      Quindi auuiene che maggiori ſiano gliſplendori del.
                                   le ombre; e che le ſcurezzein forma dibrieuepiramide
                                   da picciola baſe amenomo punto a terminare vadano.
                                            VMBRA GLORIIS MINO.R.
                                   Egli è neceſità il morire. Il diuino decreto in diamante
                                   ſi ſcriſse ; ſono ineſorabili le Parche z . ne dalle ali della
                                   Nottola,ne dalle tenebre dellaNotte veruno,che moita
                                   le nacque,potette ſcăpo trouarc: Communis venit fluctus
                  Pind.Nem :ode 7.
                                   orci, & cadit in obfcurum Es illuftrem virum . Madeueſi
                  Lycophrono       glorioſamente inorire; ſe forzoía èlamorte: Morzglo.

                                                                                         rioje
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