Page 258 - D-Girolamo_Matranga
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P ART ET TER ZA
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                 Ouid.3.fart.                   Aruaq; frugiferæ pinguia Sicania .
                                   Non fù parlare hiperbolico ed acapriccio ,maregolato
                                   dalla ſperiéza quello di Solino,che cosìlcriue: Quidquid

                                    Siciliagignit , fiuefolifiue hominisingenio, proximum est ijs
                                    que optimadicuntur .. Le Città diqucila chiania Pindaro

                                    opulerite altezze: Iupiter Siciliam pinguem feexaltaturum
                                    Sapupaisaeroais Caçumimbus Ciuitatum opulentis.La
                  Ode 1.Nem .                                                             gene   .
                                    roſità,e yiuczza degli ſpiriti Siciliani , non mai nfingar
                                    di, dal natio vigorelofpintiſono a glorioſeimpreſe,
                                    cd a teſsere a loro medeſiminegli ſtudij di Pallade,c di
                                    Marte gloriole corone : Prabuit:ei Saturnius belli,viten
                                    tis æreis inftrummentisRudiofurn populam , baſta ex equo
                  Idem ibidem.
                                    pugnantem ; quifæpe-etiam folijs-aureis Olympicarum Oliva
                                    rum ſe immifcuit.                 ti
                                        Si diſse che, No omnisfertomnia tellus .Mano s'auue
                                    rò cotale prouerbio a bialimodi Sicilia.Ciò che di bello,
                                    çdi buono in tuttoil Mondo liſparſe, ella Pandora del
                                    Cielo in ſe ſteſsa raccolſe.. Quanto piena ſia digrano, e
                                     dilegumi egli è fouerchio dire,baita accennare,che Pa.
                                    tria ſtata lia,cd albergo di Cercre.Code ella forſe di viti,
                                    e vini,a Lidia a Lesbo a Creta ? e di Vliue all lfole for
                                    tunate , & alle Betiche campagne ? Inuidiò ella mai i
                                     prati di Peſto, gli horti di Fcacia,d'Alcinoo, e dell' He
                                     fperidi ? Inuidiò Hibla giamai di Mauritania d'Iberia, e
                                     di Cipro i faui cl melc ? Dilarono forſe i Monti Ne.

                                     brodi Erice ed Etna l'herbe medicinali di Baldo,di Gar.
                                     gano,di Circello,e delle Alpi ? Stiinò forſe inferiore del
                                     proprio il croco di Cilicia ? il canape di Scithia ? il lino
                                     d'Aleſsandria ?
                                         Non hebbe a vile il zucchero Americano ed Africa
                                     no? Pregiò più delle ſue le conocchie delle Seriche ma
                                     remme, e le ſete d'Oronte, ò dell'Alliria ? o de Lape di
                                     Milcto ? i drappi ed i lauorij di Babilonia,e di Perſia ?i
                                      tapeti doArmenia ? Non contefe ella di quantità , e di
                             .  ::
                                     qualità di peſcamecon Thule,con Benaco,econ 1 Hel
                                     leſponto ? di domeſtici Armenti conBertagna ? di cac
                                     ciaggione con Erimanto ? di bouicon Fenicia ? di con
                                                                                        lombc
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