Page 493 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE               TE R 'Z A.
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       tia, e l'orgoglio ;da Cerbero le velenoſe ſpume, ei la
 4     trati;da Charonte l'arte, e l'vfficio di varcare anime allo
       Inferno; da Proſerpina le frodi fiorite;dalle Furie le vi
       percele maligne fiaccole,e il furore. L'Hereſia,e lo ſco.
       glio, ed il naufragiodella libertà,larupe Tarpea della
       incauta ſantità, la ſcala Gemonia della fapiézaſuperba,
       l'ecclittico Dragone dell'errante cupidigia,la rete, ed il
       viſchio della Chimerizzante Filoſofia.
          Ella è Moftro Infernale,chenon mai (       compagnato

  i   ſpuntò.Comparue Ario,& eccoti incontanente Eano.
      mio,   Neſtorio,e  Macedonio.Pestiferaillabeftia,quæper       Theod.1.1.HingEccl,

 者    Ariú primò quaſide inferis extulerat caput,ſubitò triformis.c.25.
      apparuit.NelleBighe,e nelle Quadrighe da più inferna
 1    li deſtrieri tirate, Satanaſso trionfa: Tetpetanovúpuce .Qua- Proclus. Orat. 2.
  e   drijugus Dæmonis currus.Con Vuicleffo, & Huſse venne
      Praga ; ſoruuenne a Luthero Caluino,& ad amendue la
      turba innumerabile de•perfidi dommatizzanti .
          L ' Hereſia ,ſe difinire la voi,non è altro , che errore

      dell'Intelletto ,il quale partitoſi dal Sole della verità ri
      uelata,e dal dirittodegli ſtabiliméti Catholici ,dallo Spi
     rito Santo,per bocca de:Profeti,de. Somnii Pontefici , e
      de'legitimi Concilij publicati, ſi diſcoſta ,li ſtorce , ed
 s    oſtinata ſi dilunga; e dalla Filautia, per oblique , e tor.                    n
 stuoſe ſtrade malguidata, nel capo,ò nella coda del Dra
     go fattaſi forte,baſtioni di tenebre alla luce oppone.Ed
     hà forza di diſordinare il mondo: anzi che, Dicit lucem                1 .
                                                                   Chrys.Serm . de
      tenebras,& tenebras lucem .                                  Pſeud.& Fals.Doct. oct.
         Ella è sfacciatiſſimo inganno teſsuto dalla fallace
     temerità de Sofiſtiche ardimentohebbe d'adontareId
     dio, e di addentare la piaceuole Innocenza . E l'Hidra,
     Lernca, che con cento capi ſorge a duellar con Dio. E
 대
     lotoſo , e torbido torrente , che con fangoſi ſofiſini la

     limpidezza de celeſtiriuoli a torbidare ſottentra.Fugia
      mus Hæreſes ; turbidos , os coenoſos deceptiorum rivalos Proclus.Ep.2,

      Oropézous, cum Deo pugnantes.
        E vn'arte di ſapere mutar sēbianze:e nó valeuole có
     giuſte forze a cótraſtare il Cielo ,come Acheloo,e Me.

                                                           tra,
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