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gia ? Diffidia sieltlei78ta’Hoyossiradujiansa 'ex plura Isabendi
IdemOrat,17, de cupiditate nafcuntur .E che produrre vagliono di bello i
Auar, gerniogli dell'ambitione, e dell'inuidias.
Le diſcordie diuidono il tutto; & il mouimento na
turale con le turbe, e le turbolenze inferinano. Il corſo
del fiume tra le ripe regolato, il licue Aufso del mare 1
vbidiente alle Stelle alievno; edall'altro la purezza, e
la viuezza mantiene. Multum quodmouetur,cafluit mi
nus putreſcit. Thone'skei xıróueror páov. Ma vna parte dal tut.
Arift 1.9.Mecco.Col.
to diſcordante, e da quello diuiſa ,tantoſto putrefaſsi.
Quapropter fecundum partem dimſum citoputreſcit.
ó ciechi , e folli Cittadini, enon vi accorgete, che a
capriccio il comune bene , ed il proprio inſiememente
ſtruggete? Perche non imparate dalle conſonanze des
Cieli je delle ſtelle ? chediffiio ? dalle Api , e dalle
Formiche la fratellanza ? Ciò che in pegno di amore,
la Natura vi dicde;in materia di odij, e di nimicitie in
voi ſi conuerte ? Qua Natura fecit beneuolentiæ cauſsa,
Dio Chryforat.40. inimicitiarum ,odijque faéta funtſeminaria?
deConc .
Disfece il Gran Re Filippo, oſseruatore delle leggi
Chriſtiane,quelle dellaragione di Stato,la quale ſoprale
ondeggiãti diſcordie pēſa potere lo Sceitro raffermare.
Có i legaccidella benignità,e delloAmore voiti i Popo
li, rinforzò egli la Corona. Conobbe, che le ſinagliate
Città , e fameglie inalageuolmente sº vniſcono a ferbar
la fede ; che la Cateņa del Sole ſola è valeuole a dare
fermezza a i Regnizche gli odij ſciolgono, e rópono le
corde,con le quali i vaſsalli a loro Principi s'attaccano;
che i Muſici tra loro diſcordanti, ancorche alle battute
pronti, & vbidienti,ſgratiſuoni formano ; che nel diui
derſi le greggie,vénero ineno le guardie,ed a gli Auol
toij, e a i Lupia fare tentatiui,coraggio ſi diede; che le
sfenditure delle mura a lungo andare apportano roui
ne ; che'l nimico combattente ad altro non bada, che a
rompere degli ſquadroni lefilasche le menome apertu
re paſsano in voragini;che i legni tarlati fono poco du
reuoli; che le ſciſsure ſubito non ſerrate,diuégono Ve.
ſpaij