Page 566 - D-Girolamo_Matranga
P. 566
350 PARTE, TER Z A.
ottauo ſecolo debbono eglinogloriarli, via più chedi
quelle di Arhanarico, e di Vallia, Principide Re Gothi,
cento luftriaddietro impadronitiſidelle Spagne.Di più
linee queſta benauuenturoſaProſapia se intreccia gie con
trentaquattro gran Fiumi,da Fauila incominciando,vaſse
ne ad isboccare nel Gran FILIPPO a più del Danubio,
del Gange, e dell'Eridanopieno, & inondante.Annoue
rargli tutti dallabreuità del Tempo non mi li permette.
I Duchi di Cantabria , ò di Aſturia, i Re di Ouiedo , di
Lcone, di Caſtiglia, e di Aragona,gli Arciduchi di Au
ftria , i Re di Vngheria , e di Boemia , nel rapido corſo
Garib. in Compa
Hift.Regne delle Glorie trabbocanti , l'oropurgatiſſimo dc meriti di
Pelagio nell'ápio calatodi lui feliceinente raccolſero.
Erano gia le Spagne giuoco di lagrimeuole Fortuna. Il
Theatro delle Gotiche grandezze,diuenuto eraScena co
nica di luſsuriae Tragica di crudeltà, editradimenti.
Giuliano fuoco ,e.Cometa infaufta.de Iberia de perfidi.
Saraceni viliflima ſpia, ſcorca infame, e braccio tradito.
re,con le armi dell'Infedeltà,vēdicoſli pure diRoderico,
al quale iu fatto di armi eſtinto,vn mucchio di ſụenati ca.
daueri per Piramide fù inalzato. La.Maeftă de Gothi,
che piùtrionfi annoueratihaueua , che Soldati , non dal
pondo delReame,madelle ſceleraggini oppreſsa,Archi
tetta del ſuo male , nellemani della feccioſa turba degli
Arabi reſtata era ſcuro,e ſordidoSpoglio.
S'impietosì per tanta ftrage il Cielo, giuſtamente in
fauſto, & inclemente; ne lungotempofoffrì,chc l•lfraele
della Catholica Fede, ſotto ilduro giogo degli Arabi Ti.
Roder.Tolos.de reb.ranni inuilito gemeſse.NeMontidi Aſturia,di Leone,di
Hiſp. 1.3. C.1o. & c.
22, & 23. Alaua,di Aragona,edi Celtiberial'Arca della Croce,ro
Gordon.adAn.716. pra la diluuiata Iberia nuotante, con pochi eletti riſtora
tori delle Spagnuolerouine, poſein faluo: Dindi come
da Scmézaio della Virtù fece ſpútare le ſelue degli Allori.
Da quelle felci,a colpidegl'Infortunij,ſcintillarano dipo
chi Campioni le glorie ,le quali in eterne fiamme ſiag.
crebbero.Daquegliaſpri, eſeluaggigioghi i piccioli Fon
ti sgorgarono,chefatti maggioridiquelli ,che dall'Imaòx
e da