Page 650 - D-Girolamo_Matranga
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434 PARTE TER Z A.
Grande aſceſe;nel ſediceſimo anno dell'età fua: in quella
appunto,in che Hercole al primaio trauaglio generoſo ſi
eſpoſe, & il Leone Nemco vcciſe.Non fù gran coſa che
Hebe,Nume della Giouinczza,miniftra,e Coppierafoſse
di Gioue felice : fù egli ammirabile , che l' Adoleſcenza
del Re Filippo , al torbidomeſtiere del bellicolo Marte ,
s'impegnaſse; che i fiori dell'età ridéte,có gliardoridi Si.
rio,e co le procelle dell'Inuerno,tézonaſsero ;e che le ver
dure, de'rufcelli ſuſurranti allieue ,comequelle di Apol
Arift.deAdm. Aud. lonia,preſso le voracifiáme,yita haueſsero nó mé glorio
fa.Quanto egli incótraſse tempeſtoſo il Cielo,e rubella la
Fortuna,nelprincipio del Reggimento, dalle narrate coſe
ben puoi cauare ,mio Lettore ; e pur nelle burraſche
crudeli,e ne'turbamentiBorcali, i Reali ſuoi penſieri nó
rifreddò punto, nemeno sfioro della Primauera le Gra
tie.A ſomigliáza di Atlante, nelle delitie degli Horti Hef
peridi piegò le ſpalle,a foftentare il Mondo: ecome il Si
molacro diGioue tonante,dammanto, inteſsuto di fiori,
Pauſan. 1.5.
ſopraueſtito , ſcagliò con la deſtra i fulmini . Il biondo
capo, nella Adoleſcenza inghirlandato di Roſe,col peſan
te Diadema aggrauò, e caricò sù le ſpalle l' intolerabile
pondo del Reggiogouerno .L Impreſa alluſiua alla Re
gnante Adoleſcenzadi Filippo,fù figurata dal MeloGra
nato,il quale nel mezzo de' purpurei fiori,dell'Aurea Co•
rona fa pompa:col motto :
TENEROS FVLCIT FLORES.
Nel ſettimo vano la Iſcrittione ſeguente ſi leggeua.
Exdecennem qui laudasHerculem ,
S Nemeo Leone occiſo,grauantem Claux dextram ,
Sexdecennem admirare PHILIPPVM
Seueriora Tractantem Sceptra:
Et,syluefcëtibus Heſperidü delitijs, Atlanteum fubeuntěopus.
Coatariea Virtus non imparisfit materia Laudis,
Mirabile:
Plenum Hyeme Ver, aut Siriaco igne obſeſsum,
Non defloruiſse.
Et cinétas Baltheo Charites,cum Bellora militaſse.
Ille