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OLTRE IL MONDO CLASSICO, LUNGO LE COSTE DELLA SICILIA
OCCIDENTALE
di Gianfranco Purpura
in: XV Rassegna di Archeologia subacquea di Giardini Naxos, 12 – 14 ottobre 2001.
Nel tentativo di aggiornare ancora una volta il quadro dei rinvenimenti
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archeologici sottomarini lungo le coste della Sicilia occidentale , limitatamente al
periodo successivo al mondo classico, senza alcuna pretesa di completezza, né di
offrire grandi novità, proporrei con un’ottica, un po’ diversa dal solito, di dare inizio
ad una ricognizione da Sciacca, in senso orario sino a Cefalù. Invece di porre
l’accento su quanto si è fatto o si potrà fare, vorrei richiamare l’attenzione su quanto
non si è fatto o non si potrà più fare.
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Per il relitto cinquecentesco di Sciacca , dal quale provengono cannoni francesi di
bronzo, con stemmi reali di Francesco I ed iscrizioni, si registra qualche novità. Non
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solo un articolato riscontro documentale, del quale si è già data notizia , e relativo al
naufragio della nave S. Maria del Bissone ed al recupero intorno al 1574/5 di
numerose attrezzature, tra cui “alcuni usci (scialuppe), sengumini (corde ?), ancori,
pezi de ar(ti)gliarii” al fine di recuperare un credito di quattrocento onze concesso
nella cittadina di Noto e vantato nei confronti di Giovanni De Vincenzo di Bartolo,
capitano di Ragusa, ma anche la localizzazione di un altro ampio tratto del fasciame
dello scafo naufragato con relativa copertura plumbea. Lamine disperse ed ancora
arrotolate erano state in precedenza rintracciate nei pressi.
Se purtroppo, dopo la segnalazione ed il recupero dei cannoni, non è dato
registrare alcun progresso delle indagini ufficiali, né risulta a me noto il
completamento del restauro degli splendidi pezzi di bronzo, un’importante novità è
stata invece offerta da uno studioso genovese, il dott. Renato Ridella, che sostiene
testualmente che “il cannone con i gigli, la F e la salmandra, di indubbia
fabbricazione francese, dovrebbe essere una bastarda (pezzo a canna lunga intermedio
tra la mezza colubrina e il sagro, che nel seicento prese il nome di "quarto cannone")
1 Purpura, Alcuni rinvenimenti sottomarini lungo le coste della Sicilia nord
occidentale, Sicilia Archeologica, 28 -29, 1975; Id., Rinvenimenti archeologici
sottomarini nella Sicilia occidentale, Sicilia Archeologica, 57 - 58, 1985, pp. 51 – 57;
Id., Rinvenimenti sottomarini nella Sicilia occidentale, Archeologia subacquea 3,
Suppl. nn. 37 - 38, 1986, Bollettino d'Arte; Id., Nuovi rinvenimenti sottomarini
nella Sicilia occidentale, Atti IV Rassegna di Archeologia subacquea (Giardini,
1989), Giardini, 1992; Id., Nuovi rinvenimenti sottomarini nella Sicilia
occidentale (Quadriennio 1986 - 1989), Arch. subacquea. Studi, ricerche e
documenti, Roma, I, 1993, pp. 163 – 184; Id., Archeologi in fondo al mare, Kalós,
luglio- agosto 1998, pp. 6 – 15; Id., Palermo e il mare. Testimonianze archeologiche e
rinvenimenti sottomarini, in Storia di Palermo, a cura di Rosario La Duca, I, Palermo,
ed. Epos, Palermo, 1999.
2 Note preliminari sul rinvenimento di un relitto francese nelle acque di
Sciacca, XI Rassegna di Arch. Sottom. di Giardini Naxos, 4 ottobre 1996 =
Archeologia Viva, luglio-agosto 1997, pp. 36 – 45.
3 Purpura, Ritornando sulla nave di Sciacca, Archeologia Viva, 73, genn.-febbr. 1999,
p. 71.