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ra cos'i grande- del vecchio Dionisio sia stata
c<•ndotta a fine nel breve spazio di venti gior-
ni , e che sieno stati impief!,ati in essa sessanta
mila persone , divise in numero di 2oo per
o~ni jugero di terreno , presedewi.o a1l essi un
Architetto , e proporzionato numero di 1agliato-
ri dJ pietre , e sei mila hovi ne eseguivan<> il
tnsporto , Potrà osservare quasi la metà di
9uesto muro , cominciando dal Castello Labrla-
Jo sino al seno del mare, ov' è oe:~i la Ton-
nara di S. Bnnacia • Nel h:o~;o chiamato la
Targetta potrà osservare i veslij!j ddla Porta ,
ove 1egu'i il c:amhio de' prigionieri tra Marcel-
lo , e i Siracusani • Dalla parte a questa oppo-
sta se r•e osserva un altro pezzo , per clove
tentarono ~li Ateniesi assaltare Siracusa ; e vi-
cino ari esso si vedono ancora le rovine del
muro , che questi procurarono alzare per age-
'Volarsi l' assalto , che però la vigilanza Siral)u-
sana non lasciò ese11uire, demolendo la notte
ctnanto qnei il gionio fabbricarono •
Si conduca il V1a~;giatore fuori di Siracu-
aa , e s'incammini al luogo chiamato la Scala
Greca. }lrima di ~iun11ervi, iucor11re•à la ro-
''Ìna dell'antico Castello Labdalo , che fu la
principale fortezza di Siracusa Egli siede so-
pra emi11entissimo luogo , formato dalla rocca
naturale , che insensibilmente innah.andosi ,
rer1de 1l sito inacceaaibile in tutt' i lati . Su que-
sta _ sedea porzione dell'antica Tica • e Napoli
che nel sito più streUo andavano a coo~iunge­
re Je loro mura • Ai due lati di questa fortez.-

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