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ribadire alcune considerazioni generali sulle caratteristiche delle isole
prese in considerazione, poichè esse hanno un'influenza determinante
sul popolamento stafilinidologico delle stesse.
La bassa configurazione verticale, la scarsa idrografia, le poche preci-
pitazioni atmosferiche, la sensibile deforestazione, a parte qualche zona
ristretta di Favignana e Pantelleria, la tendenza della macchia bassa a
trasformarsi in landa, l'introduzione di colture che sfruttano al massimo·
la superficie, la forte ventosità, l'aridità delle poche zone elevate, hanno
senza dubbio influito in modo diretto sulla presenza degli Stafilinidi
nelle isole circumsiciliane.
Le piccole isole mediterranee sono in genere scarsamente differen-
ziate dal punto di vista ecologico ed ospitano una faunula di facile con-
tentabilità ambientale, entità che hanno una vasta diffusione nella regio-
ne geografica di cui fanno parte, nella maggioranza dei casi ubiquiste, con
alto grado di adattabilità, spesso legate ad ambienti antropizzati. Si tratta
quindi di una faunula non specializzata e normalmente scarsa.
La mancanza di corsi d'acqua perenni, la scarsa umidità dovuta al
disboscamento ed al clima che spesso risente della vicinanza delle coste
N-africane, la tendenza ad una desertificazione più o meno accentuata,
favorevole a taluni Coleotteri xerofili e psammofili, e l'introduzione di
colture poco propizie all'insediamento di Stafilinidi, portano ad una ra-
refazione numerica e ad una concentrazione degli stessi nei pochi biotopi
umidi alla superficie del suolo.
Le possibilità di ripopolamento ristrette al trasporto passivo del-
l'uomo o all'azione del vento, se sono possibili per taluni gruppi di
Coleotteri maggiormente legati ai materiali trasportati, sono tuttavia
piuttosto relative.
Ne consegue che gli unici ambienti ove è possibile la vita per questi
Coleotteri sono i litorali, le sostanze di rifiuto in prossimità dei centri
abitati, le oasi vegetali. Di massima infatti gli Stafilinidi esaminati sono
alofili o saprofili.
Ritengo quindi che il biotopo più fruttuoso e interessante, soprat-
tutto dal punto di vista paleogeografico, sia quello edafico, in vicinanza
dei resti della antica copertura vegetale e nelle biocenosi più umide. Verso
questo ambiente dovrebbe essere concentrata la ricerca nel futuro poichè
esso potrebbe fornire dati veramente utili e significativi per meglio com-
prendere le effettive linee del popolamento delle isole, come in parte ci
si proporrà di dimostrare al termine di questo lavoro, tenuto conto che
nel caso delle forme di superficie siamo di fronte, nella quasi totalità