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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008) FP44
Galium lucidum . . . . . +.2 .
Erica multiflora . . . . . . +.2
Arum italicum +. . . . . .
Pimpinella anisoides .+. . . . .
Cistus creticus .+. . . . .
Ballota nigra . . . .+. .
Rubus ulmifolius . . . .+. .
Odontites bocconei . . . . .+.
Acanthus mollis . . . . .+.
Silene vulgaris . . . . .+.
Ril. 1-2, Versante settentrionale di M. Rose (15.4.2000, Gianguzzi); Ril. 3-4, San Fratello (25.10.1987, Brullo); Ril. 5, Longi,
lungo il versante di Pizzo Stifani (22.3.2003, Gianguzzi); Ril. 6-7, Alcara li Fusi (25.4.1999, Gianguzzi).
2.1.6 – Oleo oleaster-Quercetum virgilianae Brullo 1984, Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. Catania, 17 (323):
398 (*Tab. 6, col. 1-6).
HOLOTYPUS – Ril. 3 di Tab. 24, Brullo (1984).
SPECIE CARATTERISTICHE – Quercus virgiliana, Olea europaea ssp. oleaster, Pistacia lentiscus, Teucrium
fruticans, Prasium majus, Asparagus albus.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione forestale a dominanza di querce caducifoglie termofile (Quercus
virgiliana e Q. amplifolia), differenziata dalla presenza di specie dei Quercetalia calliprini, indicatrici di
una certa xericità ambientale. L’associazione si insedia su suoli più o meno profondi ed evoluti che si
sviluppano su substrati di varia natura (calcari, dolomie, marne, argille, basalti, calcareniti, scisti, ecc.).
BIOCLIMA – Dal termomediterraneo al mesomediterraneo con ombrotipo tra il secco superiore ed il subumido
inferiore.
RUOLO SINDINAMICO – L’associazione costituisce l’aspetto maggiormente strutturato di una serie climatofila
avente contatti catenali con altre serie facenti capo a formazioni dell'Oleo-Ceratonion o del Quercion
ilicis, nonchè con microgeoserie igro-idrofitiche o rupicole. I processi di degradazione portano
normalmente all’insediamento di garighe del Cisto-Ericion le quali, col perpetrarsi di incendi, lasciano
spazio a praterie ad Ampelodesmos mauritanicus.
DISTRIBUZIONE – In Sicilia questa formazione occupa potenzialmente un’ampia fascia altimetrica, estesa dalla
costa fino a 800-1000 m di quota. Essa attualmente mostra una distribuzione alquanto discontinua e
frammentaria, talora rappresentata da piccoli lembi relitti, limitati soprattutto alle zone più impervie.
Ciò è da attribuire al fatto che la sua area coincide potenzialmente con le stazioni collinari e submontane
di gran parte della Sicilia, che rappresentano le superfici più idonee alle attività agricole.
Quest’associazione è stata segnalata un po’ ovunque sull’isola da numerosi autori, fra cui Brullo e
Marcenò (1985), Furnari e Scelsi (1993), Raimondo et al. (1994), Brullo et al. (1998), Guarino (1998),
Tomaselli (1999), Gianguzzi, (1999b), Gianguzzi et al. (2000), Gianguzzi et al. (2001), Siracusa (1996),
ecc. – Fig. 8A.
Tab. 6 – Boschi basifili a Quercus virgiliana (Quercion ilicis)
N° ASSOCIAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
N° RILIEVI 18 5 5 10 6 5 8 10 10 16 7 13
Specie guida VVVVVVVVVVV 3
Quercus virgiliana
Car. associazione V V V V V V III . . . . .
. . . . . .V. . . . .
Olea europaea ssp. oleaster
Celtis aetnensis . . . . . . . V III . . .
. . . . . . . V III . . .
Sorbus torminalis . . . . . . .V. . . .
Physospermum verticillatum
Geocaryum cynapioides . . . . . . . . . V IV 3
. . . . . . . . . . .3
Laurus nobilis
Mespilus germanica
Car. Quercion ilicis e Quercetalia ilicis V V IV V V III V V III IV . 3
Quercus amplifolia IV IV . III II II IV IV . IV III 2
Rosa sempervirens II II . V V . III IV V V I 3
Ruscus aculeatus . III IV . II + . IV V II I 3
Tamus communis V . . V V V V II . II . .
Carex distachya . . . III V . . II I V . 3
Cyclamen hederifolium II . . . . II . . I IV . 3
Cyclamen repandum . . . . . . . II . II . 3
Viola alba ssp. denhardhtii . . . . . . III V . . . .
Paeonia mascula . . . . . . . VV . . .
Thalictrum calabricum