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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008)  FP47

2.1.7 - Celtido aetnensis-Quercetum virgilianae Brullo e Marcenò 1985, Not. Fitosoc. 19(1): 194 (Tab. 6,
     col. 7).

HOLOTYPUS – Ril. 2 di Tab. 4, Brullo e Marcenò (1985).
SPECIE CARATTERISTICHE – Quercus virgiliana, Celtis aetnensis.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Quest’associazione, per la dominanza di Quercus virgiliana mostra una certa affinità

     con l’Oleo-Quercetum virgilianae, da cui differisce sostanzialmente sia sotto il profilo floristico che
     ecologico. Infatti, in essa si osserva l’assenza o la sporadicità degli elementi termofili dei Quercetalia
     calliprini, mentre risulta frequente e spesso abbondante Celtis aetnensis, endemismo siculo affine a
     Celtis tournefortii. Si può considerare pertanto una vicariante mesofila della precedente in quanto si
     localizza a quote più elevate (700-900 m) su substrati vulcanici con affioramenti rocciosi.
BIOCLIMA – Mesomediterraneo con ombrotipo subumido superiore.
RUOLO SINDINAMICO – Si tratta di un’associazione a carattere climatofilo, la quale prende contatto verso l’alto
     con serie acidofile dell’Erico arborae-Quercion ilicis e verso il basso con la serie dell’Oleo-Quercetum
     virgilianae.
DISTRIBUZIONE – L’associazione trova la sua massima diffusione lungo il versante sud-occidentale dell’Etna
     (Brullo e Marcenò, 1985) – Fig. 8B.

2.1.8 - Sorbo torminalis-Quercetum virgilianae Brullo, Minissale, Signorello e Spampinato 1996 (Tab. 6,
     col.8-9; *Tab. 6b).

HOLOTYPUS – ril. 6 di Tab. 3, Brullo et al. (1996).
SPECIE CARATTERISTICHE – Sorbus torminalis, Physospermum verticillatum, Geocaryum cynapioides.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione forestale orofila marcatamente mesofila che si differenzia dalle altre

     associazioni a Quercus virgiliana per la presenza di Sorbus torminalis e di un ricco contingente erbaceo
     dominato da varie ombrellifere, fra cui in particolare Physospermum verticillatum. Essa risulta legata a
     suoli profondi di natura calcarea localizzandosi soprattutto sui versanti settentrionali più freschi ed
     umidi a quote comprese tra 800 e 1400 m.
BIOCLIMA – Dal mesomediterraneo al supramediterraneo subumido superiore.
RUOLO SINDINAMICO – Essa rappresenta un’associazione climatofila diffusa soprattutto in aree cacuminali
     montane, la quale prende contatti catenali, a quote inferiori agli 800 m, con la serie dell’ Oleo-
     Quercetum virgilianae. I processi di degradazione portano verso il Carduncello-Thymetum spinulosi,
     associazione orofila fra le più termofile del Cerastio-Astragalion nebrodensis.
DISTRIBUZIONE – È circoscritta all’area dei Monti Sicani, ed in particolare presso l’Eremo di S. Stefano
     Quisquina, Monte delle Rose (Brullo et al. 1996; Gianguzzi et al. 2001), Monte Carcaci (Gianguzzi et
     al. 1995) e M. Genuardo (Guzzardo, 2002). Essa è stata osservata pure a Monte Cammarata (Marino et
     al., 2005) – Fig. 8C.
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