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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008) FP50
2.1.9 - Lauro nobilis-Quercetum virgilianae Brullo, Costanzo e Tomaselli 2001, Phytocoenologia 31: 259
(Tab. 6, col. 10-12).
a) subass. lauretosum nobilis Brullo, Costanzo e Tomaselli 2001 (Tab. 6, col. 10,11).
HOLOTYPUS – Ril. 4 di Tab. 2, Brullo et al. (2001).
SPECIE CARATTERISTICHE – Quercus virgiliana, Doronicum orientale, Laurus nobilis.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione forestale a prevalenza di Quercus virgiliana e Q. amplifolia,
diversificata dalla presenza e spesso dominanza di Laurus nobilis. Essa è legata a substrati vulcanici o
talora marnosi insediandosi in particolare su versanti interessati da condizioni ambientali
particolarmente umide e fresche, a quote comprese tra 650 e 850 m.
BIOCLIMA – Mesomediterraneo da subumido a umido inferiore.
RUOLO SINDINAMICO – L’associazione costituisce un’edafoserie all’interno dell’area potenzialmente occupata
dal Mespilo-Quercetum virgilianae. Essa infatti sostituisce quest’ultima formazione in condizioni di
notevoli umidità del suolo, talora con falda freatica piuttosto superficiale.
DISTRIBUZIONE – L’associazione è stata rilevata sui Monti Iblei, in particolare nel territorio di Buscemi, presso
Valle di Pietra, nonché lungo il versante settentrionale di Monte Lauro (Brullo et al. 2001). A questa
associazione va riferito anche l’aspetto rilevato da Marcenò e Traina (2001) lungo la Valle del fiume
Oreto (Palermo) – Fig. 8D.
b) subass. mespiletosum germanicae Brullo, Costanzo e Tomaselli 2001, Phytocoenologia 31: 261 (tab. 6,
col. 12).
HOLOTYPUS – Ril. 14 di Tab. 2, Brullo et al. (2001).
SPECIE CARATTERISTICHE – Mespilus germanica.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Questa subassociazione sostituisce l’aspetto tipico nei tratti con suoli più evoluti e
meno umidi a contatto con il Mespilo-Quercetum virgilianae.
BIOCLIMA – Mesomediterraneo da subumido a umido inferiore.
RUOLO SINDINAMICO – Rappresenta l’aspetto di transizione fra il Lauro nobilis-Quercetum virgilianae e il
Mespilo-Quercetum virgilianae.
DISTRIBUZIONE – Monte Lauro (Brullo et al. 2001) – Fig. 8E.
2.2 - ERICO ARBOREAE-QUERCION ILICIS Brullo, Di Martino e Marcenò 1977, Veg. Pant.: 45.
HOLOTYPUS – Asplenio onopteris-Quercetum ilicis (Br.-Bl. 1936) Rivas-Martinez 1975.
SPECIE CARATTERISTICHE – Erica arborea, Pulicaria odora, Cytisus villosus, Teline monspessulana, Melica
arrecta, Teucrium siculum, Poa sylvicola, Clinopodium vulgare subsp. arundanum.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Riunisce formazioni forestali acidofile a dominanza di querce sempreverdi (Quercus
ilex e Q. suber) e caducidoglie (Q. virgiliana, Q. dalechampii, Q. congesta, Q. leptobalanos, Q.
gussonei) diffuse dal livello del mare fino a circa 1500 m. Floristicamente questi aspetti vegetazionali si
differenziano per la presenza di un ricco corteggio di specie calcifughe legate a suoli di natura silicea o
fortemente lisciviati. In accordo con Brullo et al. (1977), Brullo (1984) e Brullo e Marcenò (1985),
l’alleanza Erico arborae-Quercion ilicis si può considerare come una vicariante acidofila del Quercion
ilicis em., la quale riunisce invece associazioni prettamente basifile.
BIOCLIMA – Dalla fascia mesomediterranea alla supramediterranea con ombrotipo compreso tra il subumido e
l’umido inferiore. Le comunità di questa alleanza penetrano marginalmente in territori interessati da un
bioclima termomediterraneo.
RUOLO SINDINAMICO – Riunisce associazioni climatofile o edafofile rientranti in serie acidofile.
DISTRIBUZIONE – L’alleanza raggiunge la sua massima diffusione nei territori tirrenici (Francia meridionale,
Penisola italiana, Corsica, Sardegna, Sicilia) con penetrazioni in quelli balcanici e dell’Egeo (Brullo et
al., 2004).