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Brullo et al., Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. (2008) FP54
Quercus ilex 5.5 5.5 5.5 4.5 5.5 5.5
Arisarum vulgare 1.2 1.2 1.2 +.2 2.2 1.2
Asplenium onopteris +.2 2.2 +.2 1.2 1.2 +.2
Asparagus acutifolius + 1.1 1.1 + 1.1 2.2
Carex distachya 1.2 + + + +.2 1.2
Tamus communis 1.1 . + + 1.1 2.2
Daphne gnidium +++++ .
Hedera helix 1.1 2.1 1.1 . . .
Fraxinus ornus . . 1.1 1.1 . 1.1
Lonicera implexa . . . . 2.2 .
Smilax aspera . . . . . 2.2
Altre specie ......
Crepis leontodontoides + +.2 1.2 2.2 + +
Brachypodium sylvaticum . +.2 . 1.2 2.2 1.2
Ril. 1-6 –Lipari (25-4-1992, BRULLO)
b) subass. juniperetosum turbinatae Brullo, Di Martino e Marcenò 1977, Veg. Pant.: 48 (Tab. 7, col. 3).
HOLOTYPUS – Ril. 2 di Tab. 1, Brullo et. al. (1977).
SPECIE CARATTERISTICHE – Juniperus turbinata.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Si tratta di un aspetto marcatamente termofilo presente in stazioni costiere su suoli
poco evoluti e prettamente rocciosi, floristicamente differenziato dalla presenza e spesso abbondanza di
Juniperus turbinata.
BIOCLIMA – Termomediterraneo secco inferiore.
RUOLO SINDINAMICO – Rappresenta l’aspetto di transizione tra la subass. quercetosum e il Periploco-
Juniperetum turbinatae, che colonizza le stazioni costiere più aride.
DISTRIBUZIONE – Pantelleria – Fig. 9C.
c) subass. pinetosum hamiltonii Brullo, Di Martino e Marcenò 1977 corr., Veg. Pant.: 49 (Tab. 7, col. 4).
SINONIMO – Erico-Quercetum ilicis subass. pinetosum pinastri Brullo, Di Martino e Marcenò 1977.
HOLOTYPUS – ril. 6 di Tab. 1, Brullo et al. (1977).
SPECIE CARATTERISTICHE – Pinus pinaster subsp. hamiltonii.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Si tratta di un bosco misto a Quercus ilex e Pinus pinaster subsp. hamiltonii diffuso
su suoli profondi e abbastanza maturi, e localizzato a quote superiori ai 500 m.
BIOCLIMA – Mesomediterraneo subumido inferiore.
RUOLO SINDINAMICO – Rappresenta l’aspetto di transizione tra la subass. quercetosum e la pineta del Genisto
aspalathoidis-Pinetum hamiltonii Brullo, Di Martino e Marcenò 1977 corr. Gianguzzi 1999.
DISTRIBUZIONE – Pantelleria – Fig. 9D.
2.2.2 - Stipo bromoidis-Quercetum suberis Barbagallo 1983, Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. Catania 16(321):
293 (Tab. 8, col. 1-6).
a) subass. typicum Barbagallo 1983 (Tab. 8, col. 1-5).
HOLOTYPUS – Ril. 1 di Tab.1, Barbagallo (1983).
SPECIE CARATTERISTICHE – Stipa bromoides.
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione forestale xerofila a Quercus suber, più o meno aperta, diversificata dalla
costante presenza di Stipa bromoides. È tipica di substrati sciolti derivanti prevalentemente da sabbie
gialle pleistoceniche, in aree caratterizzate da precipitazioni medie annue comprese fra 500 e 600 mm,
con prolungata e marcata siccità estiva.
BIOCLIMA – Termomediterraneo secco superiore.
RUOLO SINDINAMICO – Costituisce la formazione maggiormente strutturata di una serie forestale, la cui
degradazione porta verso una gariga bassa (Thymo-Helichrysetum stoechadis Barbagallo 1983), che, per
ulteriore erosione del suolo, porta verso praticelli terofitici dei Malcolmietalia (Barbagallo, 1983).
Trova contatti catenali con gli aspetti delle serie dell’Oleo-Querceto virgilianae sigmetum o del Pistacio
lentisci-Querceto i1icis sigmetum.
DISTRIBUZIONE – È circoscritta alla fascia collinare dei Monti Erei, in particolare nei territori di Niscemi,
Mazzarino Caltagirone e Granieri (Furnari, 1965; Barbagallo, 1983; Costanzo, et al., 1998; Brullo et al.
1998) – Fig. 9E.