Page 2 - CaloiPalombo1990
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INTRODUZIONE

   I grandi mammiferi che hanno popolato le isole del Mediterraneo
durante il Pleistocene sono soggetti ad un rapido processo evolutivo, che
tende ad esplicarsi in gran parte nelle fasi immediatamente susseguenti il
momento della colonizzazione. Lineamenti peculiari sono rappresentati
da variazione della mole corporea, accompagnata dalla comparsa di
caratteri apomorfici, che possono interessare in modo più o meno
marcato la morfologia cranica e dentaria, nonché la struttura degli arti.
La variabilità all'interno delle popolazioni tende quasi sempre a superare
quella che mediamente caratterizza le popolazioni continentali. I grandi
mammiferi si sono originati, in genere, in ambienti con caratteristiche
peculiari. Le isole del Mediterraneo, infatti, avevano anche durante il
Pleistocene morfologia molto accidentata e clima prevalentemente arido.
Facevano eccezione la Sicilia e Creta che avevano fisiografia più differen-
ziata e possibilità di ospitare più ecosistemi, con presenza anche di
foreste più o meno estese e intervallate da corsi e specchi d'acqua.

   I grandi erbivori delle isole del Mediterraneo appartengono alle
famiglie Elephantidae,' Hippopotamidae, Cexvidae e Bovidae (Caloi et
al., 1989); cervi ed elefanti sono i più attivi colonizzatori.

     Elefanti della linea paleoloxodontina di tagha molto ridotta sono
segnalati a Cipro (Elephas cypriotm Bate, 1907). Forme a vario grado di
riduzione della mole corporea, derivate da Elephas (Palaeoloxodon)
antiquus Falconer & Cautley, 1847, sono presenti nelle Cicladi (Delo,
Nasso, Citno, Serifo, Milo), a Rodi e a Tilo. A Creta sono segnalati E.
antiquus, E k p k creutzburgi (Kuss, 1%5), suo discendente, e Elephas
creticus Bate, 1903, la specie più antica, le cui affinità con E. antìquus
sono probabili, ma non certe. In Sicilia e a Malta sono state formalmente
descritte quattro forme di tagiia decrescente: Elephas antiquus leonardìi
Aguirre, 1969, Elephas mnai&ens& Adams, 1874, Elephas melitensis
Falconer, 1862, E. f&oneri Busk, 1869. La posizione tassonomica e
filetica di queste forme è controversa e su di essa sono state avanzate
varie ipotesi (Ambrosetti, 1968; Aguirre, 1968-69). Nuovi dati (Caloi et
al., in stampa) giustificano i'ipotesi di due successive invasioni della
Sicilia: la prima avrebbe dato origine a "E." falconen'; la seconda a E.
antiquus leonudi e quindi agli elefanti di taglia media, in genere riferiti
a E. m&mk. Ipotesi alternative sono tuttavia possibili. E. cf. mtiquus
di taglia ridotta è segnalato anche nella Calabria meridionale (Bonfiglio
& Berdar, 1986). In Sardegna, in€ine, è nota l'unica specie mammuttina
insulare, Mmmuthus larruumorae (Major, 1883).

   Anche g l ~.ippopotami endemici sono abbastanza frequenti (Caloi &
Palombo, 1985) e discendono o da H i p p p t a m u s antiquus Desmarest,

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