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                         Wagner (1951)  descrisse,  su esemplari campani (Lago  Lucrino,  isole di
                    Capri ed Ischia), il Platycranus michalki separandolo dal comune P. erberi, specie
                    NW-mediterranea,  ampiamente diffusa dal Portogallo alla  Grecia.  Secondo
                    W agner P. michalki si distinguerebbe da P.  erberi per la larghezza basale del
                    prenoto inferiore a quella del capo, per un diverso rapporto fronte/occhi (1,4
                     0'0', 2,2  QQ  per P.  michalki; 1,9 0'0', 2,4  QQ  per P.  erberi), per una colora-
                    zione più pallida e per lievi differenze degli organi genitali. Avendo esaminato
                    alcuni paratipi di P. michalki e diverse decine di esemplari di P. erberi di nume-
                    rose provenienze del suo areale ho constatato che nessun carattere separa le due
                    specie.  La larghezza basale del prenoto è sempre inferiore a quella del capo,
                    il  rapporto fronte/occhio  nei  0'0'  di P.  erberi  è di  1,4-1,5, e  non  1,9 come
                    erroneamente riportato da Wagner; le differenze di colorazione e di conforma-
                    zione degli organi genitali rientrano nella variabilità di P.  erberi Fie ber.
                    P latycranus  (Genistocapsus)  p ictus  W agner
                    '"'Vulcano,  pendici  del  cratere,  14.VI.85,  4/4  su  Genista  ephedroides,  AC.
                    Altro materiale esaminato:  Madonie,  Isnello,  Pizzo  Dipilo,  m.  800, 2.VI.86, 2/3  su  Genista  ephe-
                    droides;  Madonie,  Isnello,  Pizzo Dipilo,  m.  800, 28.VI.88,  12/18 su  Genista  ephedroides;  Corsica,
                    Col de V accia,  10.VIII.77, 3/15;  Sardegna, Marina di Arbus,  7.VI.91, 4/1  su  Genista sp.,  Isola di
                    Ponza,  piano Incenso,  3.X.1990, 0/1, leg. G.  O sella;  Isola di Pantelleria,  Dietro Isola,  14. VI.87,
                    5/1  su  Genista  aspalathoides;  Tunisia,  Capo  Bon,  Korbous,  93, 0/1  su  Genista  aspalathoides.
                         Il Platycranus pictus venne descritto da W AGNER (1963) su quattro esem-
                    plari raccolti in Corsica da J.  Péricart, e da allora non era più stato ritrovato.
                    Nel corso degli ultimi anni ho potuto accertare che la specie ha un areale di
                    distribuzione più ampia che, come specificato sopra, include anche la Sarde-
                    gna, la Sicilia, le isole di Ponza, Vulcano e Pantelleria, e la Tunisia. La descri-
                    zione della specie fornita da Wagner va integrata con l'indicazione che il pri-
                    mo articolo delle antenne è spesso chiaro in entrambi i sessi.  Questa è la pri-
                    ma  segnalazione  per la  fauna  italiana.
                    Pachylops prasinus  (Fieber)
                    '"'Le, 8.VI.80, 5/14 su  Daphne gnidium, AC, AC;  '"'Li, Pomiciazzo,  19.VI.89, 2/0 su Daphne gni·
                    dium,  AC.

                    Orthotylus  (s.  str.)  sicilianus  Wagn.  [Sal
                    ''Vu,  16.V.92, 5/5 su Genista ephedroides,  AC; Vu,  14.VI.89, 3/7  su.Genista ephedroides,  AC;  ''Li,
                    Pomiciazzo,  19.VI.89,  0/5  su  Genista  ephedroides,  AC.

                    Orthotylus  (Melanotrichus)  divisus  Linnavuori,  1961
                    Orthotylus  (Melanotrichus)  protai  Tamanini,  1978  n. syn.
                    '''*Li,  Piano  Conte,  20.VII.88,  0/1  su  Atriplex halimus,  AC.
                         Tamanini (1978) descrisse l'O.  protai su  esemplari raccolti in Sardegna,
                    distinguendolo dallo O.  divisus sulla base di alcune differenze desunte esclusi-
                    vamente dalla descrizione e dalle illustrazioni originarie.  Avendo esaminato
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