Page 9 - DeGregorio_1894
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Al'PG.:\Tl  ZOOL.  E  GEOL.  ~l.'LL'n:;OL.A  DI  LEY.ANZO

        varie  frecce  (f.  8-9), puuteruoli  (10-U),  punte  di  laneia  (L  1:3-14),  raschiatoi  (liJ-lG), coltl'lli  (17-Hl),  forme  dubbie
        da  ascriversi  a  frecce  o  a  punt<;  di  lancia  (20-21 ).
           I  pnnternoli  servivano  forse  per  bucare  le  pelli  di  cui  forse  si  coprivano  g-li  antichi  abitatori  ovvero  per  trarre  i
       mollusehi  gasteropodi  dai  loro  gusci.  Pnnteruoli  simili  furono  figurate  dal  l\Jarch.  La  Ros:t  (Ricerche  pal.  tav.  1-4) e
        dal  Barone  Adrien  (Priihist.  Stud.  ta>.  2,  f.  22-27).

           I  raschiatoi  ser'i'i\"'ano  forse  per  scusf·iare  le  11atelle  e  le  ostriche  e  anche  per  tor  via.  la  carne  dalle  ossa.
           Tra  le  frecce  ve  11e  è  nna  che  ha  nna  forma  particvlare  forse  casuale  (f.  !:!);  non  so  però  se  debba.  essa ascriversi
        a.  pu11ta  di  lancia.
           l~  probabile  che  taluni  ft·ammenti  ave~sero un  uso  promisrno.  La  selce  è  per  lo  piì1  rossiccia,  raramente nerastra,
        è  simile  a.  quella  degli  strumenti  di  selce  di  altre  grotte  littoranee  quaternarie.

                         Avanzi  di  molluschi  m1rini  mangiati  dagli  antichi  abitatori  della  grotta .

           .:.11urex  trunculas  L.  Qualchtl  esemplare  di  forma  comnne.

           Triton  gyrinoidcs  (llr\)11.)  De  Gn'g.  (== nodifPrum  L'un.)  Var.  singillum  De  GrC'g.  Qualche  esemplare  riferibile  alla
        varietà  da  mc  descritta  nelb  monqgrafi.t  di  detta  spe:-ie  (Yedi  11  Livraison  Annales  de  Géologie).  È  una  forma  ora.
        piuttosto  rara  e  che  proliene  da  zone  piuttosto  profond~:>.

           Patella  fcrruginca  Gmclin.  Forma  c:onsneta  che  si  rinviene  nelle  grotte  ossifere.

           PLLtclll~  wlgata  L.  Varir.  funm  riferibili  alla  de:ta  specie  e  a  specie  affini.


                          O:)SICINI  :-3UBF0S:)ILI  NELLA  GROTTA  DI  CACIUCA V ADDU

           Presso  al  deposito  quatemario, in  una  insacca.tura.  della  roccia,  la  versona  da  me  colà  inviata  scoverse  un IJiccolo
        deposito  di  piccole  ossa  che  ritenne  pure  appartener..J  alla  medesima  formazione.  Avviene  talora  che  lo  stato  di  con-
        servazione  delle  ossa  nelle  grotte  non  sia.  punto  lo  stesso.  Però  ,  avendo  io  esaminato  accuratamente  la  struttura  di
        dette  ossa,  tendo  piuttosto  a  credere  che  sieno  di  data  piì1  recente  ,  mentre  in  quelle  SO}Jra  descritte non  vi  ha alcun

        dubbio  di  sorta  sulla.  loro  remotissima  età.  Tra  detti  ossicini  bo  trovato  taluni  pezzi  indeterminabili  e taluni  altri ap-
        partenenti  a.  specie  note.  I  pezzi  indeterminabili  sono  i  seguenti:
           Omero  probabilmente  di  uccello  lnngo  80"""  (tre  esl)mplari).
            Cubito  di  u~cello,  l ungo  32  111111   (vari  esemplari).
           1\Ietacarpo  di  uccello,  lungo  20"""  (tre  esemplari).
           Uno  sterno  di  uccello  piccolissimo  lungo  15'""'.
           Le  specie  determinatili  sono  le  seguenti.

                                                      Crocidura  aranea  L.

                                      Tav.  l. f.  23  a  c  (una  mascella.  da  due  lati  ingrand.).

           Una  mascelletta  simile  a  quella  degli  esemplari  viventi  coi  due  primi  denti  più  obliqui  e  meno  cuspidati.

                                                       Mus  decumanus  L.

                                                         Tav.  l,  f.  30-H.

            Questa  specie  cosi  comune  pare  raggiunga  col~t  dimensioni  cospicue.  'ralune  tibie sono  lunghe  35mm.  -  I  pezzi  che
        io  possiedo  sono :

            l\Iascellaro  inferiore,  vari  esemplari  (3G-4i).
            Femore,  idem  (f.  33  a  c)  f.  33  a  b  un  esemplare  da  due  lati;  f.  33  c  estremità  ~nferiore  dello  stesso  privata del

        pezzo  articolato;  f.  33  d  b  estremità  del  femore  articolata.
            Tibia,  idem  (f.  38-39).
            Omero,  qualche  esemplare  (f.  32).
            Cubito,  nn  solo  esemplare  (f.  34).
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