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392 L Gianguzzi, L.Scuderi, S. Pasta

    Merita di essere rimarcato il fatto che Marettimo         cromeria fruticulosa e Crocus longiflorus).
ospiti ben 4 delle 6 Timeleacee legnose presenti in Si-           Diversi indizi portano a pensare che - almeno sino
cilia e che due di esse (Thymelaea tartonraira e Daphne
sericea) abbiano proprio su quest'isola l'unica stazione      agli inizi del Quaternario -l'Isola di Marettimo sia sta-
nota per l'intera regione.                                    ta una "tesserà' del tutto avulsa dal mosaico del paesag-
                                                              gio naturale siciliano, e che, di contro, essa abbia avu-
Spettro biologico e spettro corologico                        to stretti e prolungati rapporti di contiguità con l'Afri-
    Dall'analisi dello spettro biologico (Tab. 1), si regi-   ca, in particolare con la Catena Maghrebide: l) il nu-
                                                              mero di endemiti puntiformi, piuttosto elevato, so-
stra una netta prevalenza delle specie erbacee, in primis     prattutto se rapportato "...alla vicinanza delle due ter-
le terofite (51 ,4%), cui seguono le emicriptofite            re (Marettimo e la Sicilia, n. d. AA.) ed alla piccolezza
(18,9%) e le geofite (ll,Oo/o). Piuttosto modesta appa-       di Marettimo in confronto alla Sicilia... ", come già no-
re l'incidenza delle specie legnose, tra le quali prevalgo-   tarono Francini & Messeri (1956), che interpretarono
no le camefite (8,5%), seguite dalle fanerofite (5,7%)        questo fatto come "traccia delle vicende mioceniche, che
e dalle nano-funerofite (3,7%), mentre le idrofite -          l'isola ha avuto quando foceva parte del continente sud-
rappresentate dalle sole Posidonia oceanica e Cymodocea       tin"enico ..."; 2) la fotte affinità di alcuni tra gli ende-
nodosa - costituiscono appena lo 0,4% della flora in-         miti più isolati (Bupleurum dianthifolium, Pseudosca-
sulare.                                                       biosa limonifolia e Thymus nitidus) con tre taxa "fratel-
                                                              li" esclusivi del Mediterraneo occidentale, cioè Bupleu-
    In Tab. 2 viene presentata la ripartizione coronomi-      rum barceloi Willk., Pseudoscabiosa saxatilis (Cav.) De-
ca dei taxa che compongono la flora vascolare di Ma-          vesa e Thymus richardi Pers. Qalas, 1971; Cauwet,
                                                              1976; Devesa, 1984); 3) il numero considerevole dita-
rettimo, nel cui ambito l'elemento mediterraneo s.l.          xa ad areale mediterraneo sud-occidentale, come Li-
                                                              thodora rosmarinifolia e Iberis sempeiflorens, a gravita-
raggruppa oltre il37o/o della fitodiversità dell'isola. Se-   zione tirrenica con popolazioni nell'Mrica nordocci-
condo per ordine d'importanza risulta il gruppo delle         dentale costiera; 4) il numero significativo di
tetidiche-europee s. l (quasi 32%). Va evidenziato co-
me l'insieme delle specie a gravitazione mediterranea         esclusivi, presenti cioè a Marettimo ma assenti sulla vi-
occidentale/atlantica (SW-, NW- e CW-mediterranee,
mediterraneo-atlantiche s.l., mediterraneo-macarone-          cina isola maggiore, come Erodium maritimum e
siche s. l e tetidico-atlantiche s. l.) costituisca il 17,5%  this mattiazzi (mediterraneo-atlantici), Daphne serice.z,
circa della flora locale.                                     Thymelaea tartonraira e Lagurus ovatus subsp. ves,titz.rs,
                                                              Aristolochia navicularis e Reichardia tingitana; 5)
E"originalità botanica" di Marettimo: alla ricerca di         senza o l'estrema rarità- altrettanto degne di nota-
un modello interpretativo                                     taxa di norma comunissimi nella Sicilia occidentale
                                                              habitat analoghi a quelli presenti a Marettimo,
    Il contingente endemico di Marettimo comprende            Asphodelus ramosus, Ruscus aculeatus, Carlina gu'nmJifi
in tutto ben 26 entità, pari al 5,3% della flora vascola-     ra, Stipa capensis ecc.; 6) il numero relativamente
re dell'isola. Più in dettaglio, 6 sono gli endemiti esclu-   so di endemiti siculi e apulo-siculi, pari a circa
sivi (Allium franciniae, Bupleurum dianthifolium, Heli-       quelli censiti a Favignana (Gianguzzi et al., in
chrysum rupestre var. messerii, Limonium tenuiculum,          isola che nel corso del Pleistocene ha avuto inv·ece: l
Oncostema ughii e Thymus nitidus) ed uno esclusivo            petuti episodi di contatto con la terraferma della
dell'Arcipelago delle Egadi (Brassica macrocarpa). An-        lia occidentale (Agnesi et al., 1993).
cora, l'isola ospita ben 11 endemici siculi (Anthemis se-
cundiramea subsp. intermedia, Asperula rupestris, Belle-          I.:esame di talune fra le specie più espressive
valia dubia subsp. dubia, Carlina sicula subsp. sicula,
Euphorbia papillaris, Filago gussonei, Hornungia revelie-     l'isola evidenzia un ulteriore aspetto di uu~;u·"w'"
rei subsp. sommieri, Plantago afra subsp. zwierleinii,
Pseudoscabiosa limonifolia, Ranunculus spicatus subsp.        questo territorio: risulta infatti molto raflpresentatt!
rupestris e Seseli bocconi subsp. bocconz), 3 endemiti        habitus tipico delle piante di ambiente montano
apulo-siculi (Daucus siculus, Dianthus rupicola subsp.        cale e subtropicale (Francini & Messeri, 1956).
rupicola e Filago gussonez), 2 endemiti apulo-siculo-tir-     ticolare, nell'area insulare risultano assai co:mtmile
renici (Pimpinella anisoides e Senecio willdenowiz) e 3       smofite sempreverdi, adattate all'ambiente -
endemiti centro-mediterranei (Salvia clandestina, Mi-         ma conservativo (Francini Corti, 1968) -
                                                              dalle pareti verticali. Si tratta per lo più di sulfruttic'
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