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394 L. Gianguzzi, L.Scuderi, S. Pasta

gati a microclimi ombrosi e umidi (Bupfeurum dian-            no anche alcune endemiche (Filago gussonei, Plantago
thifolium, Dianthus rupicola subsp. rupicola, Seseli boc-     afra subsp. zwierleiniz) o specie di particolare interesse
coni, Pseudoscabiosa limonifolia, Iberis semperflorens,       fitogeografico (Reichardia tingitana).
Brassica macrocarpa, ecc.) o a contesti più soleggiati e
xerici (Asperula rupestris, Lithodora rosmarinifolia, Sa-         Fra le specie riconfermate dopo circa un secolo dal-
tureja fruticulosa, Helichrysum rupestre var. messerii,       la loro ultima segnalazione, figurano alcune entità di
Thymus nitidus, ecc.).                                        habitat semirupestre (Asplenium onopteris, Parietaria
                                                              eretica, Phyllitis sagittata, Ranunculus parviflorus, ecc.)
Conclusioni                                                   e vari altri elementi tipici delle praterie perenni o dei
                                                              praterelli terofitici (Allium chamaemoly, Erodium
    I.:elenco floristico da noi elaborato comprende un        chium, Geranium lucidum e G. rotundifolium, Heliotro-
totale di 612 taxa infragenerici, attraverso i quali è        pium europaeum, Juncus foliosus, Linum trigynum, Lo-
possibile analizzare alcuni aspetti dei flussi che hanno      tus ornithopodioides, Mandragora autumnalis, Medicago
interessato la storia del popolarnento vegetale di Ma-        rugosa, Minuartia mediterranea, Ononis ornithopodioi-
rettimo nel corso degli ultimi due secoli, cioè a patti-      des, Papaver hybridum, Polycarpon tetraphyllum subsp.
re dalle prime segnalazioni del Gussone (1832-34,             tetraphyllum, Prospero autumnale, Romu!ea bulboco-
1842-45), poi riprese da Lojacono-Pojero (1888-               dium e R. columnae, Saxifraga tridactylites, Stipa capen-
1909), attraverso Francini & Messeri (1956) e fino ai         sis, Trifolium resupinatum, ecc.), diversi dei quali parti-
giorni nostri.
                                                              colarmente rari. Altre specie rinvenute sono elementi
    Le nostre indagini sulla flora vascolare di Maretti-
mo hanno portato al rinvenimento di 28 entità inedi-          della flora sinantropica (Papaver dubium, Fumaria
te per l'isola, oltre a riconfermare la presenza di altri 37  agraria e F. capreolata, Malva eretica, Sisymbrium offi-
taxa già segnalati nelle succitate opere classiche del-       cinale, ecc.).
l'Ottocento, ma non più riscontrate nel corso delle
successive indagini botaniche effettuate nel territorio.          Fra le specie che invece riteniamo da escludere,
                                                              rientrano alcuni elementi tipici delle comunità pre-fo-
    Tra le entità inedite, vanno menzionati i casi di Co-     restali e forestali (es.: Bupfeurum fruticosum, Carex di-
sentinia velfea e Cyclamen hederifolium, entrambe rap-        stachya, Osyris alba, Rosa sempervirens, Rubus ulmifo-
presentate localmente da pochissimi individui. Assie-         lius, Teucrium flavum, ecc.), nonché alcune rilevanti
me a Hedera helix, Ephedra fragilis, Teucrium fruticans,      endemiche (es.: Centaurea ucriae subsp. ucriae e C.
Chamaerops humilis, Phillyrea latifolia, ecc. (le ultime      parlatoris, Erica sicula subsp. sicula, Matthiola incana
due rientrano peraltro tra quelle riconfermate nel pre-       subsp. rupestris, Petrorhagia saxifraga subsp. gasparrinii,
sente lavoro), esse risultano piuttosto frequenti nelle       Satureja microphylla, Tolpis virgata subsp. grandiflora,
vicine coste della Sicilia, mentre a Marettimo conser-        ecc.), le cui uniche segnalazioni per l'isola risalgono al-
vano soltanto una o poche stazioni relitte.                   le indicazioni di Gussone (1832-34, 1842-45), poi ri-
                                                              prese dagli autori successivi. In questi casi, talora si
    Tra le altre entità inedite figurano anche diverse        tratta presumibilmente di errori, ma talaltra di entità
specie sinantropiche. Alcune di esse risultano diffuse        probabilmente scomparse a causa dell'antropizzazione
sulla terraferma e sono state probabilmente introdotte        e dello sfruttamento eccessivo del territorio, in partico-
accidentalmente insieme ad essenze coltivate, quali           lare fino al Secondo Dopoguerra, quando l'intera iso-
Amaranthus blitoides e A. retroflexus, Cyperus rotundus,      la veniva periodicamente decespugliata per la raccolta
Echinochloa colonum, Erigeron sumatrense, Fumaria of          di legnatico. Queste entità, inf.mi, non sono state più
ficinalis s.l., Lavatera trimestris, Sulla coronaria, Sisym-  riscontrate nel territorio, neanche dopo le attente e
brium orientale, ecc. Altre ancora rientrano nel corteg-      puntuali ricerche da noi effettuate nelle varie contrade
gio floristico di praterelli più o meno effimeri (Catapo-     dell'isola, per cui si ritiene ragionevolmente di esclu-
dium pauciflorum e C. zwierleinii, Centaurium tenui-          derle; qualora si riuscisse a confermarne la presenza, si
florum subsp. tenuiflorum, Orobanche sanguinea, Poly-         tratterebbe comunque di elementi da tutelare, poichè
gala monspeliaca, ecc.) ed erano probabilmente sfuggi-        indubbiamente rarissimi e localizzati.
te alle precedenti osservazioni anche a causa della loro
estrema rarità e localizzazione; in quest'ambito rientra-         Numerose altre estinzioni sono da imputare all'ab-
                                                              bandono colturale registratosi a partire dagli anni '60-
                                                              '70 del XX secolo, che ha provocato una forre rarefa-
                                                              zione delle specie legate alle pratiche agricole: è il caso
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