Page 23 - Greca_2013
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differenze significative dettate dall’utilizzo della rete modificata. Tutto ciò potrebbe essere
dovuto ad alcune aree in cui sono state effettuate le pescate che hanno riportato in superficie
una notevole quantità di fanerogame e alghe, falsandone il risultato. Complessivamente tra le
cinque categorie più abbondanti delle catture, gli scorpenidi sono ugualmente catturati a
prescindere della presenza della greca o meno, probabilmente a causa delle proprie
caratteristiche morfologiche. La situazione delle altre quattro specie più abbondanti
individuate risulta essere differente. Anche in questo caso, presumibilmente le variazioni sono
dovute sia alle caratteristiche ecologiche che morfologiche delle specie.
L’analisi fatta sui ricavi totali di breve periodo mostra che l’utilizzo del tramaglio modificato
comporti una perdita immediata dei ricavi di circa il 40%. Va comunque ricordato che questo
tipo di analisi non considera i costi legati al deterioramento delle reti, dovuto alla cattura degli
invertebrati non commerciali, ed al maggior dispendio di tempo che i pescatori impiegano per
la pulizia delle reti. Non si considera inoltre il costo ecologico legato alla mortalità non voluta
di organismi non commerciali che di sicuro costituisce un aspetto rilevante in una Area Marina
Protetta. In tale contesto si ritiene utile proporre misure di promozione di buone pratiche di
pesca, che riducano l’impatto sull’ambiente e sulle comunità che vi abitano. Le perdite
immediate della frazione commerciale dovute all’utilizzo del tramaglio con greca, potrebbero
essere compensate con un marchio di eco-labeling che certifichi il prodotto con tecniche di
pesca ecosostenibili. Nell’ambito dello sviluppo di un turismo attento alle problematiche della
conservazione dell’ambiente, la promozione di un marchio di eco-labeling, già attuata con
successo in altri contesti analoghi negli ultimi anni, dovrebbe essere auspicabilmente adottato
nelle aree marina protette, allo scopo di pubblicizzare i prodotti della pesca prelevati con
attrezzi e modalità di cattura sostenibili. Tale operazione di marketing, potrebbe far registrare
prezzi maggiori di quelli ottenuti dalle catture della pesca tradizionale a vantaggio sia
dell’ambiente che dei pescatori.
In accordo con quanto emerso con altri studi (Sartor et al., 2007), in tutte e tre le marinerie,
l’utilizzo della rete modificata con greca, ha ridotto del 24-43% lo scarto totale rispetto alla rete
tradizionale.
In conclusione, l’utilizzo di tale attrezzo nell’AMP Egadi è risultato efficace nel ridurre lo scarto
e nel proteggere maggiormente le specie bentoniche non commerciali.

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