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4.4 Conclusioni sui rifiuti raccolti
La grande presenza di materiali riferibili all’uso “domestico” evidenzia
come il mare prossimo agli insediamenti urbani sia stato utilizzato come
discarica: il dato che prepotentemente emerge, infatti, è dato dalla
somma realizzata dalle categorie “materie plastiche e gomme”,
“rottami di legno” e “vetro”, ovvero 47.672,98 Kg, pari al 42,54 % del
totale (in volume 79.003,20 m3, pari al 55,99 % del totale). L’indicazione è
inoltre confermata dalla tipologia dei materiali che sono stati raccolti:
bottiglie in PET e vetro, barattoli di metallo e di vetro, otto bombole per
gas ad uso domestico, carrozzine, cucine a gas ecc.
Un dato, soprattutto, dovrebbe essere preso in considerazione dagli
amministratori pubblici: il numero di batterie esauste di veicoli terrestri e
marini (446) e di copertoni di automobili, camion e trattori raccolto
(1.484). Questo infatti potrebbe essere sintomo non solo di “cattive
abitudini” ma anche della difficoltà che si incontra nei piccoli centri, e
soprattutto nelle piccole isole, nello smaltimento secondo legge di questi
oggetti.
Inoltre dovrebbe essere, in qualche modo, controllato l’uso di
copertoni di automobili come “parabordi”. I copertoni difatti possono
essere, volontariamente o involontariamente, abbandonati o dispersi in
mare.
Tra le aree esaminate, due fra tutte sembrerebbero essere
particolarmente “caratterizzate” dal rifiuto recuperato: “Secche di Tor
Paterno” e “Isole Pelagie”.
Relativamente alle Secche di Tor Paterno, infatti, gli oggetti raccolti
sono legati in maniera innegabile alle attività sportive e di nautica di
diporto (attrezzature subacquee e per la pesca sportiva).
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