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4.5 Relazione sull’attività didattica con le scuole
Consapevoli che la tutela dell’ambiente viaggia insieme
all’educazione, l’istruzione e l’informazione, come dice chiaramente la
Costituzione europea, e che la scuola, la più importante agenzia
formativa, deve diventare sempre di più uno strumento fondamentale
per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni. E che per
aumentare la conoscenza e la sensibilità di ciascuno verso il cosiddetto
uso sostenibile del territorio, componente fondamentale del lavoro è
stato, quindi, oltre alla raccolta vera e propria, l’opera preliminare e
continua di sensibilizzazione e coinvolgimento non solo degli operatori –
sub, pescatori, amministrazioni…- ma anche e soprattutto della scuola,
attraverso attività didattiche, ludiche e di coinvolgimento degli alunni
all’iniziativa. Il progetto ha coinvolto e sta continuando a coinvolgere le
scuole di ogni ordine e grado che sorgono nelle vicinanze delle aree
protette in questione. Le scuole, oltre a partecipare in maniera massiccia
ed entusiasta alle iniziative pubbliche, hanno colto l’occasione offerta
da “In fondo al mar” per far partire propri progetti didattici, anche a
lungo termine.
In particolare la tendenza del progetto è stata quella di potenziare
l’azione della scuola, mettendo a disposizione dei docenti un adeguato
supporto strumentale. Gli insegnanti che più direttamente sono stati
coinvolti nella realizzazione del progetto, sono stati preventivamente e
continuamente informati circa lo svilupparsi dello stesso e formati, con
distribuzione di materiale ad hoc, in modo da gestire la fase
dell’informazione preventiva nelle classi.
Gli obiettivi primari che comunemente hanno conseguito le singole aree
protette sono stati:
conoscenza della realtà delle aree protette;
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