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Inquadramento Organizzazione Stato di Strutture Servizi forniti Soggetti Materiale Finanziamenti e Gestione
e dati geo- e gestione attuazione e presenti nel nel Parco operanti nel pubblicato progetti patrimonio
politici pianificazione dall’Edg naturale e
Parco Parco biodiversità
Regolamenti Aree di sosta
tematici Raccolta attrezzate:
funghi, risar- 2 Privati
cimento danni
fauna, gestione
pesca sportiva
Rifugi
escursionistici:
5 Società profit
N.D.: dato non disponibile o non fornito dall’ente gestore, G: gratuito, P: a pagamento, ex LSU: ex lavoratore socialmente utile. Per le
strutture e i servizi presenti nel Parco sono specificati i soggetti gestori.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
attenzione n. 26 - XXX Anno di istituzione: 1990 Osservazioni
Superficie totale (ettari): 31512
Sede legale/amministrativa: Il Parco merita di essere segnalato per la migliore efficienza
Piazzale Zancanaro 1, 32032 Feltre (BL) nella gestione, è stato il primo ad approvare il proprio Piano
Tel 04393328 del Parco ed il piano economico e sociale, con l'elabora-
Fax 332999 zione avviata nel 1996, adozione nel 1999 ed approva-
e-mail: ente@dolomitipark.it zione definitiva nel 2000. In adozione anche un piano di
www.dolomitipark.it assestamento forestale ed in elaborazione il piano fauni-
stico. In adozione il regolamento generale. Presente il Diret-
La vegetazione è assai varia: faggio, carpino nero, orniello, tore assunto con un contratto di diritto privato, con scadenza
abete bianco, tasso, acero, tiglio, abete rosso, larice, pino prevista nel novembre 2002. Il Parco ha usufruito di finan-
nero, pino silvestre. Oltre il limite della vegetazione arbo- ziamenti comunitari per la gestione di progetti ed attività
rea, si trova la caratteristica fascia degli arbusti contorti e con i programmi Life Natura, Life Ambiente, Leader, Fondi
quindi i pascoli alpini. Presenti oltre 1600 piante vascolari strutturali Ob.2, Ob.5, Fondo sociale europeo, FEOGA. Nel
(quasi 1/3 della flora italiana) con 26 specie endemiche e Parco sono inoltre avviati sistemi per la certificazione fore-
moltissime rare. Presenti il camoscio, il capriolo e il cervo, stale (FSC, PEFC). Nella gestione dei servizi del Parco risul-
oltre al muflone, specie estranee introdotte a fini venatori. tano coinvolte 36 società private che impiegano 50 addetti,
Segnalati anche orso e lince. Notevole la presenza delle 1 cooperativa con 10 addetti e 15 Associazioni di volonta-
quattro specie di Tetraonidi alpini (gallo cedrone, fagiano di riato con 70 addetti. L'Ente Parco ha promosso e realizzato
monte, pernice bianca e francolino di monte), della civetta studi e ricerche che hanno prodotto censimenti aggiornati e
nana, del picchio nero, del re di quaglie e di tre delle quat- check list sulla flora (2001), parziale per gli invertebrati
tro specie di vipera presenti in Italia: vipera comune, (2000), pesci (1999), anfibi (1998), rettili (1998), uccelli
marasso e vipera dal corno. (2001), mammiferi (2001), presenti nell'area protetta. Nel
Parco è assente ogni forma di attività venatoria e di prelievo
Specie di interesse per la Direttiva Habitat: selettivo. E' in discussione l'estensione dei confini del Parco.
• Pesci: trota marmorata Il Ministero dell'Ambiente è favorevole a rivedere i confini
• Anfibi: salamandra alpina, ululone a ventre giallo dove necessario, nel complesso si auspica comunque un
• Mammiferi: orso bruno alpino ampliamento e non una riduzione della superficie del Parco.
Specie di interesse per la Direttiva Uccelli: Circa il 50% del territorio protetto è Riserva naturale dello
biancone, coturnice, fagiano di monte, francolino di Stato la cui gestione deve essere ancora trasferita all'Ente
monte, gallo cedrone, gufo reale, pernice bianca, re Parco, benché previsto dalla legge quadro. Anche la
di quaglie. Regione Veneto ha chiesto il trasferimento delle Riserve al
Problemi evidenziati per la gestione: demanio regionale, complicando ulteriormente la situa-
limitatezza fondi per acquisizioni terreni e strutture, e per zione. Si attende inoltre la ratifica dei protocolli CIPRA per
sviluppo e investimenti; vincoli conseguenti a procedure la tutela dell'ambiente alpino e l'avvio di una vera politica di
amministrative; captazione acque, dissesto idrogeologico; Sistema, come previsto dalla Legge n.426/98, con l'orga-
strutture di accoglienza insufficienti nei mesi di picchi, man- nizzazione di un sistema delle aree naturali protette delle
canza di coordinamento tra enti o gestori nell’assicurare Alpi, la cui promozione è un obiettivo prioritario del Parco
posti letto; media conflittualità con residenti. Nazionale Dolomiti Bellunesi.