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e-mail: promoparco@tin.it                                       cui gestione non è ancora stata trasferita all'Ente Parco,       Italia dei Parchi - LI
www.parks.it/parco.nazionale.vesuvio                            come previsto dalla Legge quadro. Il territorio del Parco
                                                                include ampie porzioni di quelle che fino ad anni recenti
Il Parco Nazionale del Vesuvio, non particolarmente ricco       erano i siti di discarica e sversamento abusivo di ogni
di fauna o di foreste, offre spunti di grandissimo interesse    sorta di materiali e rifiuti. Allo stato attuale quei siti con-
geologico e storico. Il Vesuvio è uno stratovulcano a           servano purtroppo intatta la loro immagine di estremo
recinto che nella sua storia eruttiva ha avuto eruzioni         degrado (Boccia al Mauro, Fungaia - Monte Somma,
esplosive di notevole energia. Tuttora è attivo e conserva      Novelle Scappo, Cappella Bianchini, Montedoro). In tali
intatto il suo potenziale di pericolosità. Si calcola infatti,  aree spesso vengono compiuti sequestri di terreni privati
che attualmente oltre 750.000 persone vivano in un'area         dopo l’ennesimo tentativo di sfruttamento a fini illeciti. Il
ad alto rischio vulcanico. Nel comprensorio sono stati          Parco ha favorito l’apertura di alcuni agriturismi, anche
catalogati oltre 230 minerali oltre a differenti tipi di lave,  se, il fenomeno del tutto nuovo per la zona, si accompa-
tra cui straordinarie formazioni di lave a corde. I depositi    gna a scelte di discutibile gusto estetico e gestionale che
lavici sono colonizzati lentamente dalla vegetazione, a         finiscono per vanificare, ancora una volta, le potenzialità
partire dal primo anello della catena, un lichene ende-         del vulcano più famoso del mondo. Il cratere del Vesuvio
mico, lo Stereocaulon vesuvianum.                               continua purtroppo ad essere la meta di visita quasi
Nel cuore del Parco è presente una Riserva Forestale di         esclusiva. Ogni anno lo visitano circa 800.000 persone
protezione, di circa 1000 ha., sottratta alla gestione          che pagano un biglietto di 6 Euro. Lo stesso cratere è in
diretta del Parco stesso.                                       regime di concessione ad una società privata di guide
Da un paio d’anni e dopo più di 30 è tornato a nidificare       che pagano un iniquo canone di concessione di poche
lo Sparviere. Per un Parco da un milione d’abitanti non è       decine di migliaia di Euro l'anno, realizzando utili eco-
poco.                                                           nomici enormi che non hanno ricaduta sulla gestione del-
                                                                l’area protetta. Un tale afflusso concentrato di visitatori
Specie di interesse per la Direttiva Habitat:                   pone inoltre seri problemi di manutenzione delle aree
• Rettili: testuggine di Hermann                                limitrofe al Gran Cono. Una sovrapposizione, spesso
Problemi evidenziati per la gestione:                           conflittuale, di competenze gestionali tra Comuni, Riserva
limitatezza fondi per gestione ordinaria, per acquisizioni      Forestale e Parco fa il resto. Di norma il livello di cura e
terreni e strutture e per sviluppo e investimenti, sovrappo-    di igiene lascia molto a desiderare rispetto a quanto
sizione competenze fra Enti Locali, inadeguatezza attrez-       sarebbe auspicabile.
zature della sede amministrativa dell’Ente di gestione;         Reti, fili spinati, cancelli, transenne, ogni Ente locale,
edilizia privata e costruzioni abusive, presenza infrastrut-    pubblico o privato delimita una parte di Parco di cui
ture, attraversamento linee elettriche, captazione acque,       rivendica, in qualche caso purtroppo fondatamente, la
inquinamento acque, cave, discariche, danni a privati           competenza della gestione. La parte naturalisticamente
causati da fauna selvatica, caccia nell’area contigua, uso      più rilevante del Vesuvio è così sottratta al controllo
e taglio boschi, svolgimento attività non autorizzate o         diretto dell’Ente Parco, e così vengono meno le condizioni
non conformi alle prescrizioni e regolamenti che incidono       di una gestione ottimali delle risorse del territorio. Si
negativamente sulle risorse naturali del Parco; distanza        attende per questo l’approvazione definitiva del Piano
stazione ferroviaria, traffico veicolare mesi di picco,         del Parco, in modo che l’Ente possa divenire il soggetto
carenza trasporto pubblico, carenza parcheggi ai confini        responsabile, amministrativamente, delle procedure di
del Parco, parcheggi in siti vulnerabili; carenza strutture     repressione dell’ancora troppo vasta miriade di abusi
per campeggio, strutture di accoglienza insufficienti; con-     monitorati ogni anno nell’area. Il piano del Parco è al
centrazione visitatori in aree sensibili, vandalismo; media     momento in adozione, con la sua elaborazione avviata
conflittualità con residenti.                                   nel 1999, mentre il Piano economico e sociale è in ela-
                                                                borazione dal 2001. In elaborazione anche il regola-
Osservazioni                                                    mento generale ma l'Ente ha nel frattempo approvato
La nota atipicità del Parco del Vesuvio, relativa al suo        numerosi regolamenti tematici. Nominato nel 2001 il
grado di antropizzazione e di compromissione del terri-         nuovo Presidente, mentre è presente il Direttore con man-
torio risalenti a prima della sua istituzione, rende estre-     dato in scadenza nel agosto 2005. Il Parco, in questo dif-
mamente difficile, agli osservatori non addetti ai lavori,      ficile contesto ambientale e sociale, ha comunque fatico-
percepire le realizzazioni dell'Ente di gestione. L'opi-        samente realizzato alcune positive azioni di tutela e valo-
nione pubblica media domanda ancora cosa sia il Parco,          rizzazione: individuazione e sistemazione di una rete
a cosa è servito e dove sia, non essendo riconoscibili, sul     sentieristica, importanti opere di ingegneria naturalistica,
territorio, dei macro segnali che rendono palese e visibile     diversi abbattimenti di immobili abusivi, un’intensa pro-
l'istituzione di un'area naturale protetta. Dopo i primi        duzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative. L'Ente
anni di sostanziale tranquillità, il 2000 ed il 2001 sono       Parco ha promosso e realizzato studi e ricerche che
stati due anni drammatici sotto il profilo degli incendi        hanno prodotto censimenti aggiornati e check list sulla
boschivi, soprattutto nelle aree di maggior pregio rap-         flora (2000), per gli invertebrati (2000), anfibi (2000),
presentati dal bosco mesofilo del Monte Somma. Ad oggi          rettili (2000), uccelli (2002), mammiferi (2000), presenti
non sono stati compiuti interventi di gestione forestale        nell'area protetta.
successivi agli incendi. Nel cuore del Parco è presente
una Riserva Forestale dello Stato, di circa 1000 ha., la
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