Page 20 - Lista_Rossa_Flora_Italiana_2013
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METODOLOGIA                                                                                          19






        • Localizzazione della popolazione
        • Località secondo toponomastica ufficiale IGM
        • Stato della popolazione (attuale o scomparsa)
        • Trend di popolazione (aumento/stabile/riduzione)
        •  Fattori di minaccia a carico secondo il Threats Classification Scheme (Version 3.2) disponibile presso
            www.iucnredlist.org
        • Anno di riferimento dei dati forniti
        • Nome del contributore



        2.5 Importanza ed utilizzo dei dati distributivi

        L’uso dei criteri fondati su dati distributivi è particolarmente rilevante nell’applicazione del protocollo
        IUCN agli organismi vegetali. Infatti, sebbene il protocollo IUCN nel suo insieme possa essere applicato
        ad un ampio spettro di esseri viventi, è indubbio che nei suoi diversi aspetti possa sposarsi più o meno
        bene con determinati organismi. Così, le stime basate su dati geografici quali presenza/assenza risultano
        particolarmente efficaci per valutare organismi sessili e localmente diffusi quali le piante, laddove invece
        le stime sulla consistenza numerica delle popolazioni sono molto ardue e spesso anche poco affidabili.
        Un esempio concreto in tal senso viene fornito dalla lista rossa della flora di un contesto biogeografico
        paragonabile a quello italiano quale quello spagnolo (Moreno 2008), dove oltre il 70% degli assessment è
        basato sui criteri “geografici” B e D2. Anche le esperienze fin qui condotte in Italia (Rossi et al. 2008a; Rossi
        e Abeli 2010; Fenu et al. 2011; Rossi et al. 2011; 2012a; 2012b) hanno dimostrato che i dati distributivi
        assumono un peso preponderante nelle operazioni di red listing a carico di organismi vegetali.
        Tali ragioni hanno suggerito una particolare attenzione su come trattare le informazioni circa la distribu-
        zione dei taxa compresi nel progetto, onde limitare possibili errori e difficoltà nelle operazioni di raccolta
        ed assemblaggio dei dati forniti dai numerosi contributori dislocati sul territorio italiano. Per questo sco-
        po, tutti i dati sono stati assemblati in ambiente GIS (Geographical Information System) utilizzando come
        riferimento cartografico una griglia regolare, non proiettata e fissa, con maglia quadrata di 2 x 2 Km
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        (Fig. 2; Gargano 2011). Tale reticolo è esteso su una superficie di oltre 2.400.000 Km  in modo da poter
        coprire l’intero territorio italiano nei sistemi di coordinate ED50 e WGS84 nei fusi 32N e 33N (Fig. 3). La
        risoluzione della griglia è stata definita seguendo le indicazioni IUCN (2013a) per il calcolo dell’Area of
        Occupancy (AOO) ed è del tutto compatibile con stime di areale (Extent of Occurrence, EOO) effettuate su
        scala nazionale. L’AOO è il più fine indicatore geografico previsto dal protocollo di assessment e la IUCN
        (2013a) consiglia di calcolarlo in base al numero di celle occupate da un taxon nell’ambito di una griglia
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        regolare con maglia di 4 Km (IUCN 2013a). Tuttavia, si tratta di un parametro che richiede l’uso di me-
        todi standardizzati, in quanto la sua stima è influenzata dalla scala alla quale viene effettuata (Gaston
        1991), dalle possibili distorsioni generate sul reticolo usato dal sistema di proiezione e dalle variazioni di
        posizionamento del reticolo rispetto al territorio (Gargano 2011). Pertanto, mediante opportuni sistemi
        di interrogazione del geodatabase, le caratteristiche del reticolo lo rendono atto a produrre stime automa-
        tiche di AOO attendibili e riproducibili. Inoltre la sua natura vettoriale può consentire la realizzazione di
        indagini GIS-oriented ad elevata risoluzione per verificare i possibili fattori ecologici e/o geografici respon-
        sabili dei trend denotati dalle specie.
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