Page 29 - Lista_Rossa_Flora_Italiana_2013
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                               Come per l’analisi delle minacce anche la discussione sullo status di conservazione delle piante si focalizza
                               sulle sole PS, in quanto esse formano un gruppo di specie rappresentativo di diversi ambienti, gruppi
                               tassonomici e modelli distributivi. Inoltre, le PS costituiscono un gruppo di taxa di interesse per l’UE e
                               pertanto i dati risultano confrontabili con altri Paesi.

                               4.1 Stato delle conoscenze e applicazione dei criteri

                               Come evidenziato per le liste rosse dei vertebrati italiani (2013), solo per poche specie vegetali è possibile
                               stimare in modo concreto un declino delle popolazioni, in quanto è necessario disporre di serie di dati sul
                                                                            lungo periodo; per questo, sebbene il criterio A
                                                                            sia semplice e diretto da applicare, solo in pochi
                                                                            casi è stato utilizzato. Poiché per molte specie
                                                                            infatti  si  conosce  lo  stato  attuale  delle  popo-
                                                                            lazioni,  ma  non  quello  pregresso,  il  criterio
                                                                            maggiormente  utilizzato  per  redigere  le  Liste
                                                                            Rosse della Flora Italiana invece è risultato es-
                                                                            sere il criterio B, che consente di effettuare l’as-
                                                                            sessment sulla base delle dimensioni dell’areale
                                                                            geografico  della  specie  considerata.  Essendo
                                                                            poi a conoscenza dell’estrema frammentazione
                                                                            delle popolazioni o del declino continuo della
                                                                            qualità dell’habitat in cui le specie vegetano è
                                                                            stato possibile stimare la categoria di minaccia.


          Botrychium multifidum è
          una felce minacciata (EN)   4.2 Rischio di estinzione
          presente in poche località
                      italiane.   In generale, lo stato di conservazione delle PS non è “soddisfacente” come richiesto dalla Direttiva
                   Foto T. Abeli.
                               92/43/CEE. Molti  taxa, quasi tutti endemici del territorio italiano, sono assegnati alla categoria di
                                                      massimo rischio (CR). Da notare che per queste specie l’Italia ha la totale
                                                      “responsabilità” per la loro conservazione (sensu Gauthier et al. 2010).
                                                      Poiché il criterio di  assessment utilizzato è stato il criterio B, ossia un
                                                      criterio basato sull’ampiezza dell’areale, il rischio di estinzione di  taxa
                                                      ad  areale  ristretto  potrebbe  risultare  sovrastimato.  Tuttavia,  sebbene
                                                      non sia possibile escludere che in qualche caso ciò si sia fisiologicamente
                                                      verificato, è importante notare come per tutte le specie endemiche sia-
                                                      no state segnalate minacce collegate alle attività antropiche e non alla
                                                      ristrettezza della distribuzione come fattore intrinseco di minaccia. Lo
                                                      stato di conservazione delle PS vascolari in Italia è in linea con quanto
                                                      riportato nella Lista Rossa delle Piante Vascolari dell’Unione Europea a
                                                      27 Membri (Bilz et al. 2011). Le percentuali di specie che ricadono nelle
                                                      tre categorie CR, EN e VU sono, infatti, molto simili (circa il 45%). Dal
                                                      confronto si nota, però, che una parte di specie incluse nella categoria
                                                      VU per l’Unione Europea sono inserite nella categoria di minaccia supe-
                                                      riore (EN) per il nostro Paese. Ad una prima visione la situazione italiana
                                                      non appare tra le più critiche, se confrontata con quella degli altri Stati
                                                      Europei. Infatti, in Italia, il numero di specie minacciate per unità di su-
           Aquilegia barbaricina è   perficie è medio-basso (Bilz et al. 2011). Tuttavia, essendo l’Italia una delle nazioni con la massima
         una entità endemica della   concentrazione di specie endemiche, distribuite soprattutto in alcuni settori delle Alpi, dell’Appen-
            Sardegna gravemente
                minacciata (CR).   nino e delle isole maggiori, la scomparsa sul territorio nazionale di alcune entità potrebbe coincidere
               Foto G. Bacchetta.
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