Page 25 - Nappi_2004
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Mammiferi meno noti ospitando non quelli più ran, ma
Spagnesi e De Marinis, 2002). È da considerarsi estinta in anche i più comuni per discorsi di carattere educativo sulla
tempi storici dai Laghi di Chiusi e Montepulciano, tra
loro importanza nell'ecosistema (Gippoliti e Amori, 1998)
l'Umbria e la Toscana (Manganelli et al., 2001), dal
e; non ultimo, si sono definite delle ecoregioni importanti
Trasimeno (PG) (Paci e Bertarelli, 1999) e in Sicilia per la conservazione dei Roditori sulla base del numero di
(Catalisano e Sarà, 1993). 11 fatto poi che viva in Italia una generi minacciati presenti in ognuna di esse, indagine questa
sottospecie endemica A. terrestris italicus, geneticamente
che ha rivelato Filippine, Nuova Guinea, Sulawesi, Caraibi,
ben distinta (Taberlet et al., 1998), fornisce una motivazione
foreste temperate della Cina e foreste atlantiche sudorientali
ulteriore sull'interesse conservazionistico da conferirle.
del Brasile come le "aree calde" (Amori e Gippoliti, 2001).
Può essere inoltre utile ricordare che dal rapporto
Diametralmente opposti agli aspetti conservazionistici
del! 'Unione Internazionale per la Conservazione della
però, vi sono i problemi delle infestazioni da Roditori che,
Natura aggiornato al1996 (IUCN, 1996; Jordan, senza data)
tradizionalmente combattuti con sostanze tossiche nocive
si evince che, su un totale di l 096 specie di Mammiferi di
per l'ambiente, richiedono ben altre soluzioni in aree da
interesse conservazionistico, primeggiano i Roditori (31%)
salvaguardare. Nella Riserva Tombolo-San Rossore-
seguiti da Chirotteri (21 %) e Insettivori (14%) e lo stesso
Massaciuccoli (PI), quando fu protetta, si vietò la lotta ai
vale se si considerano le 86 specie estinte: 54% Roditori,
Roditori ma questo fece pullulare Scoiattoli Sciurus
15% Chirotteri, 7% lnsettivori. Da tali evidenze, per i
vulgaris, Ghiri Glis glis e Ratti neri Rattus rattus nel bosco
Roditori in particolare che risultano in assoluto i meno amati
oltre a Sunnolotti Rattus norvegicus nei campi di mais
(includendo in questi discorsi anche specie non inseribili tra
pertanto fu prima necessario constatare quali specie fossero
i micromammiferi), si è deciso di sollecitare progetti su
veramente da combattere, tenendo conto sia del danno da
tassonornia, distribuzione e protezione degli habitat delle
esse operato che dei rischi legati all'uso di esche avvelenate.
specie minacciate (Amori e Zima, 1994), si è pensato di non
Così si esclusero Scoiattoli e Ghiri evitando di intervenire
limitare il ruolo degli zoo alla conservazione e alla
nelle zone più fitte del bosco, molto sensibili e delicate,
divulgazione della grossa fauna ma di estenderlo anche a
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