Page 5 - Palazzi1988
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Per l ’area considerata le specie a me note sono quattro:
  1 - C. con sp ira non carenata: A. rotundata sp. n.

     - C. con sp ira carenata m edialm ente e agli angoli superiore e inferiore: 2
 2 - C. con prom inenti coste radiali e carenatura mediana poco evidente:

       A. rota
     - C. con scu ltu ra assiale debole e spira nettam ente tricarenata: 3
 3 - C. con strie spirali grossolane e obsolete; carene dorate/brune su sfon-

       do chiaro: A. fischeriana
    - C. con fitte strie spirali sottili e m arcate; colore uniforme: A. lignea sp.

       n.
       Di queste, sono distribuite nel M editerráneo A. rota (F o r b e s & H a n l ey ,
 1853), con preferenza per i fondi circalitorali, e A. fischeriana (M o ntero sa-
 t o , 1869), che si rinviene invece vívente nei piani meso- e infralitorale (figg.
 9, 17, 24; 11, 12, 16, 22). Le due nuove specie provengono invece dall'Arci-
 pelago di M adeira (stessi dati che per O. undosa).

Am m onicerina rotundata, sp. n. (figg. 10, 21, 27)
       M olto caratteristica per la m ancanza di carenature allo stato adulto, si

da sem brare quasi una Omalogyra. La scultura è data da rugositá radiali
che si atten u an o verso il peristom a; nel prim o 1/2 giro di tcleoconca si
intersecano con due carene opposte, poi evanescenti, e in tale tratto si de­
term ina una sorta di perlatura spirale. Colore biancastro.

       H o l o t y p u s (circa 550 p di diametro) conservato nella collezione del Laboratorio di Mala-
cologia dell’Università di Bologna al n° 007057.

       P a r a t y p i; d u e in coli. Lugli (Carpi).

Am m onicerina lignea, sp. n. (figg. 8, 18)
      Elegantissim a e caratterizzata da un bel colore di castagna lucida. Fi­

ni strie spirali incise decorrono fra le carene, che si fanno obsolete presso
l ’ap e rtu ra. La protoconca m ostra un 1/2 giro in più rispetto ad A. fischeria­
na e le carene su di essa posseggono un tratto iniziale più rettilineo.

       N e ho esaminati una decina d’esemplari, cosi ripartiti:
       H o l o t y p u s (diametro circa 850 p) conservato nella collezione del Laboratorio di Malaco-
logia dell’Università di Bologna ai n° 007058.
      P a r a t y p i: uno in coll. Lugli (Carpi); altri in coll. Australian Museum (Sydney).

Ringraziamenti
      II Sig. A. Lugli (Carpi) ha cortesem ente messo a disposizione il m ate­

riale della p ro p ria raccolta. E gualm ente i D.ri F. Fronzoni, M. Grassilli e
G. T arroni (Ravenna) e il Dr. A. W a r é n (Stoccolma) hanno contribuito alla
realizzazione della presente nota.

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