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Spelaeoniscus vandeli Caruso, 1976
MATERIALE ESAMINATO:
PANTELLERIA: Punta Limarsi, 10.III.1974, 13♂♂ e 26♀♀; Punta Tracina, 10.III.1974, 37♂♂ e 57♀♀;
Faro Spadillo, 11.III.1974, 4♂♂ e 24♀♀; Lago, 12.III.1974, 2♂♂ e 81♀♀; 13.III.1974, 4♀♀ (in lettiera di
lentisco); Contrada Serraglio, primavera 2002, 2♂♂ e 2♀♀; Tikiriki, primavera 2002, 3♂♂ e 10♀♀;
FAVIGNANA: 24.V.1991, 2♀♀ e 27 juv. ALGERIA: Spiaggia di Seraidi, 19.X.1989, 7♂♂ e 18♀♀; dune
costiere di El Kala, 18.X.1989, 3♂♂ e 8♀♀ .
DIAGNOSI: La massima lunghezza degli animali distesi è mm 1,8–2 per i maschi e mm
3,2–3,4 per le femmine. Tutti gli esemplari esaminati sono più o meno depigmentati,
tuttavia permangono quasi sempre tracce cospicue di pigmento sul capo, sugli epimeri, sia
del pereion che del pleon e lungo i margini anteriori e posteriori dei pereioniti. Gli occhi,
raramente assenti, sono fatti da un unico grande ommatidio intensamente pigmentato. I
pleopodi maschili del I paio hanno esopoditi piccoli, gli endopoditi invece sono molto
robusti ed hanno gli apici sormontati da una punta rivolta verso l’interno e costituita da due
processi laminari che si saldano insieme alla base (Fig. 78).
Figura 78 - Spelaeoniscus vandeli ♂. A, esopoditi ed endopoditi del primo paio di pleopodi; B,
particolare dell’apice dell’endopodite( da Caruso 1976, ridisegnata).
ECOLOGIA: Specie umicola ed endogea raccolta in vicinanza del mare.
DISTRIBUZIONE: Pantelleria; Isole Egadi: Favignana; Algeria. Il suo areale può essere
definito di tipo ovest-mediterraneo.
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