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sulta sostituito da un popolamento a più ampia valenza ecologica caratterizzato da
Cystoseira spinosa v. tenuior. Questa specie, che di norma si afferma in ambienti
soggetti a disturbo dei ritmi di sedimentazione, trova nel transetto di Punta Longa
le condizioni favorevoli al suo insediamento. Infatti, il continuo rimaneggiamento
della componente detritica costituente il fondale in prossimità della stazione, de-
termina l’instabilità ambientale che da una parte porta alla scomparsa della C.
sauvageauana e dall’altra all’insediamento della C. spinosa v. tenuior. Una zona-
zione simile si osserva a Punta Faraglione dove tuttavia la più ampia estensione
batimetrica dei fondali consente un maggiore sviluppo dei popolamenti a Cysto-
seira brachycarpa e a Cystoseira spinosa v. tenuior, nonché l’insediamento a -20
metri del popolamnento a Cystoseira spinosa che, sulla base dello studio di GIAC-
CONE E SORTINO (1974), è piuttosto diffuso a queste profondità in quasi tutto
l’Arcipelago.
In conclusione, sulla base dei popolamenti riscontrati lungo i due transetti,
si può affermare che l’area nel suo insieme gode di buone condizioni di naturalità.
Tuttavia va precisato che sulla base delle caratteristiche strutturali dei popolamen-
ti presenti (quali la composizione, i valori di ricoprimento delle specie guida, la
presenza di specie a più ampia valenza ecologica e/o di specie che si affermano in
biotopi caratterizzati da instabilità ambientale), la vegetazione dell’Infralitorale,
ad eccezione di quella della Frangia e dell’Infralitorale inferiore, non riesce sem-
pre ad evolvere completamente sino allo stadio di climax.
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