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si estende in modo abbastanza uniforme e in modo pressoché continuo sino alla
profondità di circa 7-8 metri.

      Alla fascia vegetazionale a C. brachycarpa, sia a Punta Longa sia a Punta
Faraglione, segue un popolamento di Cystoseira spinosa v. tenuior che a Punta
Faraglione si estende sino a circa 15-18 metri di profondità, mentre a Punta Lon-
ga, la presenza di fondi mobili a 7-8 metri di profondità, limita lo sviluppo di que-
sto popolamento ad una fascia molto più ristretta (1-2 metri).

      In entrambi i siti, Cystoseira spinosa v. tenuior, può essere interpretata co-
me una specie differenziale dell’Associazione Cystoseiretum sauvageauanae
Giaccone 1994, che si afferma nella zona batimetrica caratterizzata da correnti o-
scillanti. La Cystoseira spinosa v. tenuior ha un’ampia valenza ecologica, per cui
è in grado di sostituire C. brachycarpa e C. sauvageauana nei rispettivi livelli ba-
timetrici, ovviamente in presenza di instabilità ambientale. La presenza di Stilo-
phora tenella, specie caratteristica del Cystoseiretum sauvageauanae, consente di
interpretare il popolamento a C. spinosa v. tenuior come una facies regressiva del
Cystoseiretum sauvageauanae. Ciò è confermato dal fatto che a Punta Longa era
stata segnalata in precedenza la C. sauvageauana (GIACCONE & SORTINO 1974).

      Strutturalmente i popolamenti delle due località differiscono significativa-
mente nella consistenza floristica: 78 specie censite a Punta Longa (50 in prima-
vera e 48 in autunno), 59 a Punta Faraglione (37 in primavera e 48 in autunno);
ma sono ambedue caratterizzati da una certa eterogeneità determinata dall’elevato
ricoprimento di alcune specie, in particolare: Dictyota dichotoma v. intricata e

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