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phylletum lichenoidis Giaccone 1993, la quale si sviluppa generalmente in biotopi
mesofotici, mesotermi e mesoalini ed esposti ad intenso idrodinamismo del piano
Mesolitorale. Nel formare questa Associazione, in condizioni particolarmente fa-
vorevoli, i talli di Lithophyllum byssoides possono accrescersi e confluire fra loro
a formare cornici organogene o marciapiedi (trottoir) secondo la pendenza del
substrato. L’Associazione nella sua struttura tipica, è caratterizzata, oltre che da L.
byssoides, da Pterocladiella melanoidea, Chondrophycus tenerrimus (come C.
papillosus), Lophosiphonia cristata, Chaetomorpha mediterranea e Taenioma
nanum. Nelle località studiate, la presenza di L. byssoides e di Chondrophycus te-
nerrimus a Punta Faraglione, nonché di L. byssoides, di Lophosiphonia cristata e
di talli di Pterocladiella sp. in fase vegetativa (che non consentono l’attribuzione
specifica) a Punta Longa, permette di ritenere che sia presente l’Associazione Li-
thophylletum lichenoidis, sebbene impoverita nella componente caratterizzante e
sviluppata in modo frammentario e con una distribuzione a mosaico.

      Infine, la presenza in entrambi i transetti, di Ceramium ciliatum v. robustum
e di Ceramium secundatum, nonché, a Punta Faraglione anche di Antithamnion
cruciatum, specie tutte caratteristiche dell’Associazione Ceramium-Corallinetum
elongatae Pignatti 1962, testimonia la possibile esistenza di tale Associazione.
Questa, come evidenziato da GIACCONE et al. (1993), occupa la porzione più bassa
del Mesolitorale, al limite superiore della Frangia Infralitorale, perciò risulta e-
mersa solo per brevi periodi; inoltre si afferma in siti esposti al moto ondoso.

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